Napoli, modificare leggi sui reati in tema di armi e molti più uomini per controllo del territorio

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“Le Istituzioni sono chiamate a intervenire per affermare la superiorità dello Stato, delle sue leggi e delle sue regole in territori, come quelli del napoletano, che a tratti appaiono terra di nessuno. Sono chiamati con atroce urgenza dalle grida disperate di chi assiste alla distruzione di giovani vite, devastate dalla delinquenza e da una cultura dell’illegalità che è talmente diffusa da apparire quasi normale. Urge che lo Stato modifichi quelle leggi che non sono più adeguate e, soprattutto, che metta le Forze dell’ordine in condizione di poter rispondere all’appello di cittadini sempre più soggiogati dalla paura e dalla delinquenza”.
Così Stella Cappelli, Segretario generale vicario Fsp Polizia di Stato, mentre la “città di Napoli – spiega – torna alla ribalta per l’omicidio di un ragazzo, il diciannovenne Santo Romano, che ha avuto l’unico torto di intervenire per difendere un amico. L’altro, l’assassino diciassettenne reo confesso, girava armato ed era stato da poco scarcerato dall’istituto penale minorile. E tutto a pochi giorni di distanza dai funerali del quindicenne Emanuele Tufano, morto in una sparatoria tra bande di ragazzini. Quanti morti dovremo ancora contare prima che si intervenga in maniera decisa ed efficace per porre fine a questa mattanza? A Napoli occorre che tutte le istituzioni si muovano all’unisono per ristabilire la legalità. Occorre un intervento culturale, un cambiamento di rotta che parta da un impegno collettivo, ma anche una maggiore presenza delle Forze dell’ordine sul territorio perché non si può morire così. Baby gang, delinquenza minorile e la facilità con la quale si reperiscono armi, ormai la fanno da padroni in una città dalle mille sfaccettature dove paradossalmente mentre si incrementa la presenza di turisti, aumentano le risse e gli omicidi”.
“La normativa in materia di reati relativi alle armi è troppo debole – aggiunge il segretario provinciale Fsp Napoli, Mauro di Giacomo -, non è più attuale e va assolutamente rivista. La facilità con cui si reperiscono armi, la loro diffusione e la disinvoltura assoluta con cui vengono portate in giro è agghiacciante. Chiediamo con forza un incremento considerevole delle assegnazioni di poliziotti a Napoli, perché il controllo del territorio è fondamentale in termini di prevenzione prima ancora che di repressione”.

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