Due giorni di incontri e approfondimenti con Elena Passerini, Erika Degortes, con Carlo Bellisai e Daniele Taurino, Ermete Ferraro, Riccardo Bottazzo, Valentina Nicolì su temi attualissimi e fondamentali: dall’educazione alla pace con Maria Montessori alla trasformazione dei conflitti secondo Johan Galtung, passando per le questioni ecologiche, il disarmo, e le strategie per affrontare le sfide globali, come la crisi climatica e le guerre
Cagliari – Il Love Sharing Festival, da anni spazio dedicato alla pace, alla nonviolenza e alla sostenibilità, torna con due intense giornate di incontri e riflessioni, il 13 e 14 dicembre 2024, al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari. Questo appuntamento non rappresenta solo un evento annuale, ma una tappa fondamentale nel percorso di crescita del festival, che negli anni ha saputo consolidarsi come luogo di dialogo e di azione concreta per una cultura nonviolenta.
Questa edizione si pone come una celebrazione e un approfondimento del lavoro svolto finora, aprendo finestre su temi attualissimi e fondamentali: dall’educazione alla pace con Maria Montessori alla trasformazione dei conflitti secondo Johan Galtung, passando per le questioni ecologiche, il disarmo, e le strategie per affrontare le sfide globali, come la crisi climatica e le guerre.
Il festival si apre il 13 dicembre alle ore 19 con la presentazione del libro Facciamo la pace? Educare alla cura delle relazioni di Maria Montessori di Elena Passerini, vicepresidente del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti. In questa raccolta dei suoi scritti più intensi sul tema dell’educazione alla pace – presentata e commentata dai pedagogisti Daniele Novara e Elena Passerini – Passerini ancora una volta ci viene in aiuto con il suo spirito anticonvenzionale per dar vita a un’umanità nuova e libera. Perché «l’educazione è l’arma della pace e la pace è la condizione della buona educazione».
Si continua alle ore 20 con Alla scoperta di Galtung di Johan Galtung e Erika Degortes di Erika Degortes, autrice del volume Alla scoperta di Galtung (Gandhi edizioni, 2017), in cui sono condensate alcune riflessioni ed esperienze, maturate insieme allo stesso Galtung, nell’ambito della trasformazione nonviolenta dei conflitti. Questo libro è indirizzato in particolare a chi non ha familiarità con i Peace Studies in generale e con le teorie di Galtung nello specifico. Ma anche gli specialisti ci possono trovare elementi meno noti che possono aiutare a capire come si è sviluppata una metodologia eminente qual è il Metodo Transcend. L’idea di questo libro è nata durante un viaggio in auto da Ginevra (Svizzera) a Torino (Italia).
Il 14 dicembre alle ore 17:00, Carlo Bellisai, insegnante elementare e scrittore, attivista del Movimento Nonviolento, del quale è portavoce in Sardegna, presenta Azione nonviolenta, una rivista fondata a Perugia da Aldo Capitini nel 1964, come organo mensile del Movimento nonviolento. La rivista nasce al servizio di un movimento che condanna la violenza e propone un metodo alternativo per la risoluzione dei conflitti e la liberazione da ogni forma di oppressione: il metodo, appunto, nonviolento e pacifista. Il giornale si propone di illustrare, dal punto di vista teorico, le ragioni del metodo nonviolento, le sue problematiche e la sua attuazione; si propone anche di informare e consigliare libri o articoli e di promuovere un dibattito, dialogando con i lettori. All’incontro sarà presente anche l’attivista Daniele Taurino.
Alle ore 18:00, Ermete Ferraro presenta il saggio Grammatica ecopacifista – Ecolinguistica e linguaggi di pace, in cui l’autore sviluppa e completa la ricerca, iniziata nel lontano 1984 con la pubblicazione della Grammatica della pace, indagando una disciplina, la linguistica, fondamentale per un educatore e per un attivista nonviolento che vuole unire nella prassi trasformativa pensiero e azione, la parola che cura e il pensiero che progetta.
L’autore propone una grammatica ecopacifista che orienti l’azione politica ed educativa secondo sei coordinate: nonviolenza – riconciliazione; giustizia – solidarietà; biodiversità – sostenibilità; principi fondamentali utili a sviluppare una visione del mondo che sia biocentrica, rispettosa dell’integrità ambientale e della diversità, solidale con tutti gli esseri viventi, sempre più attenta alla cura della “casa comune”. Attivista, ricercatore ed educatore per la pace, dagli anni ’70 Ferraro è stato impegnato nei movimenti nonviolenti, fra cui il Movimento Internazionale della Riconciliazione, di cui è presidente nazionale.
Dalle ore 19:00 un altro importante momento di riflessione con il giornalista e scrittore Riccardo Bottazzo che racconta l’incredibile storia dei Paesi che hanno rinunciato all’esercito: alcuni, come le isole Marshall, per volontà di Paesi più potenti, altri, come la piccola isola di Nauru, perché sono fuori da qualsiasi scenario strategico e sono talmente piccoli che non hanno spazio per una base militare. Altri ancora, come Andorra, non hanno armamenti per tradizione. La prima parte di Disarmati – Paesi senza esercito e altre strategie di pace racconta la storia e il presente dei Paesi che vivono e prosperano senza fanti e carri armati. La seconda approfondisce, grazie ai contributi di esponenti del mondo pacifista, il rapporto tra l’apparato delle forze armate e questioni di stretta attualità come i cambiamenti climatici, il diritto internazionale, le guerre, i bilanci statali, la libertà individuale e altre ancora.
L’ultimo incontro all’interno di Love Sharing Festival è alle ore 20:00 con la giornalista e traduttrice Valentina Nicolì, curatrice dell’edizione italiana di Poteri illegittimi: Clima, guerra, nucleare: affrontare le sfide del nostro tempo di Noam Chomsky in cui il grande intellettuale statunitense ci aggiorna sui temi più importanti del nostro tempo, offrendo interpretazioni quanto mai lucide e abbinando un tono pacato a un estremo rigore e a prese di posizione nettissime, Dalla guerra in Ucraina, col suo tremendo spargimento di sangue e l’ombra inconcepibile del conflitto atomico in agguato, alla crisi della democrazia americana (che riguarda tutti), con un Partito Repubblicano ormai avviato a divenire un’organizzazione prefascista e i democratici, compreso lo stesso presidente Biden, che non paiono in grado di assumere le decisioni drastiche oggi necessarie, mentre il trumpismo diventa perfino un «modello» all’estero; dall’emergenza climatica, a cui diventa ogni giorno più importante rispondere in modo adeguato, dandole la massima priorità, al ruolo della Cina nell’assetto globale, in bilico verso una nuova guerra fredda:
Come dichiara la direttrice artistica Maria Virginia Siriu: «Non basta dichiararsi pacifisti o scendere in piazza quando una guerra sembra imminente. La costruzione di un’alternativa di pace è un lavoro capillare, paziente e continuo, che richiede anni di impegno e un profondo cambiamento culturale. Questo è ciò che il Love Sharing Festival si propone di fare: tessere una rete di consapevolezza e azione che superi l’emergenza per costruire, giorno dopo giorno, una società più giusta e nonviolenta. Il Love Sharing Festival non è solo un contenitore di idee: è un laboratorio in cui si intrecciano voci e discipline per promuovere un’umanità più consapevole e un mondo più giusto. Unitevi a noi per fare un altro passo verso questo cambiamento possibile».