A Villa Medici Dar corpo alle Sante

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l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospiterà l’incontro-performance Dare corpo alle sante, un evento unico che unisce teatro, danza, storia e riflessione critica sul ruolo del corpo e della narrazione nell’agiografia medievale e contemporanea. La performance, in lingua francese e a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito di Villa Medici, vedrà protagonisti Bryana Fritz, Clovis Maillet e Marie Bouhaïk-Gironès, artisti e studiosi che esplorano il complesso rapporto tra teatro, spiritualità e genere.

L’evento prende vita attraverso la performance Submission Submission, ideata, coreografata e interpretata da Bryana Fritz, in cui l’artista assume il ruolo di un'”agiografa dilettante”. Come nell’antico genere letterario dell’agiografia, che narrava le vite dei santi, Fritz si confronta con le figure delle sante medievali, incarnandone le strategie di sovversione dei limiti imposti alle loro vite, morti e passioni. Attraverso una serie di ritratti performativi, il suo corpo diventa il veicolo per dissezionare e mettere in discussione le modalità attraverso cui il sacro prende forma, sia fisicamente che digitalmente. La performance è arricchita da una drammaturgia curata da Tom Engels, una scenografia con oggetti scultorei firmata da Iris Marchand, e una colonna sonora ispirata a brani che spaziano da Like a Prayer di Madonna a canti sacri eseguiti dall’Ensemble Syntagma.

A seguire, una discussione con Marie Bouhaïk-Gironès e Clovis Maillet approfondirà i temi emersi durante la performance. Bouhaïk-Gironès, storica e direttrice di ricerca al CNRS, porterà il suo contributo sulla temporalità e il ritmo della narrazione agiografica, interrogandosi su come l’incarnazione di figure sante influenzi corpo, psiche e interpretazione attorale. Il suo lavoro analizza le pratiche teatrali dei secoli XV e XVI, mettendo in luce il ruolo del teatro nella costruzione collettiva delle narrazioni. Clovis Maillet, storico e artista, noto per i suoi studi sui confini di genere e sull’agiografia, proporrà una riflessione sull’ambiguità del genere nella rappresentazione delle vite dei santi, interrogando la binarietà di genere e le sue implicazioni storiche e teatrali.

La serata si configura come un viaggio interdisciplinare, in cui performance, storia e ricerca artistica si intrecciano per interrogare il modo in cui i racconti agiografici continuano a evolversi, trasformandosi da tradizione medievale a strumento di riflessione contemporanea. L’evento, che gode del supporto di prestigiosi centri culturali e festival internazionali, è un’occasione preziosa per avvicinarsi a una forma d’arte che mette in dialogo passato e presente, corpo e spiritualità, attraverso il linguaggio universale del teatro e della danza.

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