GLIP, I PIONIERI DEL LED CHIUDONO IL BILANCIO A +40%

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Un anno luminoso quello di Glip, azienda specializzata in produzioni sartoriali di illuminotecnica. Grazie ad una serie di ordinativi dall’estero, l’azienda è quasi raddoppiata di dimensioni. Lo scorso anno il fatturato si era chiuso a 3,1 milioni di euro, il 2024 porta l’asticella a 4,4 milioni (+40%). Ne ha giovato l’occupazione, sono state assunte infatti cinque persone, ora tra dipendenti e collaboratori in azienda lavorano una trentina di professionisti.
Glip oggi opera su circa 3000 metri quadri di spazi produttivi nell’headquarter di Quinto di Treviso, nel Trevigiano. Il 2025 rappresenta un anno di svolta: l’azienda infatti è diventata Srl, nella proprietà è entrato Rohan Sottana come nuovo socio col ruolo project manager senior, ha l’obiettivo di rilanciare il brand e la rete commerciale anche grazie ad una nuova sede a Londra. Lo sviluppo passerà anche dalle sedi commerciali italiane tra Lombardia (Milano e Bergamo), Roma e Torino.
“La luce è l’essenza stessa del nostro vivere, e il nostro lavoro è portare la luce negli spazi che progettiamo”, dichiarano Alessandro Piovesan e Rohan Sottana. “La nostra passione artigianale per il dettaglio e la nostra capacità di industrializzare il processo di creazione di queste fonti luminose ci ha fatto conoscere nel corso degli anni in Italia. Adesso il nostro obiettivo è l’espansione all’estero, partendo dalla sede commerciale di Londra che abbiamo da poco aperto. Londra è la capitale della progettazione e da lì vorremmo partire per raggiungere Dubai e Abu Dhabi e quel mercato; ma stiamo cercando di avvicinare anche il mercato svizzero. Sempre con una certezza, rimarremo i sarti della luce”.
Glip (il nome è l’acrostico di “Global Lighting Partner”) è un unicum nel settore dell’illuminotecnica per la capacità di gestire internamente l’intero iter di produzione delle lampade, persino sul livello di progettazione del chip che serve a far funzionare i sistemi. Il tutto viene gestito con innovazioni tech, come l’utilizzo di sofisticate stampanti 3D, che permettono la realizzazione di opere sartoriali, personalizzate in base alle necessità degli ambienti e dei luoghi che si vogliono illuminare. Glip difende il proprio know con alcuni brevetti specifici, ad esempio quello di un sistema di movimentazione interno alla lampada che grazie a dei rocchetti in rotazione permette il passaggio della corrente elettrica. Ma ha anche capacità di piccola carpenteria, con una officina per la lavorazione degli estrusi di alluminio.
La storia aziendale inizia nel 1996, un’era pionieristica per il led. Il fondatore, Alessandro Piovesan, al tempo aveva 17 anni e le idee ben chiare: voleva entrare nel mondo dell’artigianato della luce. Era giovanissimo, ma ebbe il completo sostegno del padre Mirto, che lo appoggiò in ogni sua scelta. E così, iniziando dal proprio garage, ha acceso un percorso che lo ha portato a confrontarsi con architetti e design della luce, fino alla decisione di specializzare l’azienda nella realizzazione dei progetti più difficili e particolari con l’allora nuovissima tecnologia led, diventando “lighting partner” di progetti di livello internazionale riuscendo a conquistare anche il premio “Venetian Smart Lighting Award” con il prodotto Diapason.
Tra i lavori iconici, che hanno reso Glip celebre, c’era stata l’operazione di re-lamping del megastore di Benetton, che fu il primo in Italia ad essere illuminato solamente a led. Era il 2008, sembra una vita fa. Durante il Covid l’azienda era riuscita a progettare una lampada con capacità di sanificazione dell’aria presente nell’ambiente, capace di eliminare i batteri. Un progetto portato a termine in poco tempo, che aveva risposto all’emergenza grazie alle competenze artigianali presenti in azienda e che arrivava ad usare polveri di titanio.

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