La scuola italiana vista da una mamma francese

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Oggi mi è stato chiesto di esprimere il mio parere di “mamma europea” sulla scuola italiana.

Mio figlio frequenta la quarta elementare in una scuola a “tempo pieno”, scelta per comodità per gestire gli orari di lavoro con quelli della scuola.

Detto questo il primo punto che mi sento di sottolineare è la religione a scuola.
Sono un attimo perplessa venendo da un paese laico dove i simboli religiosi sono vietati nella scuole pubbliche, quindi dove non ci sono crocifissi appesi ai muri, dove le bambine non portano il velo. Trovo strano nel 2011 in un paese come l’Italia dove nascono e crescono numerosi figli di immigrati con religioni diverse che venga insegnata una materia chiamata “Religione cattolica”.

Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un bambino ebreo, ortodosso, musulmano o altro viene “escluso” dalla suo classe un paio d’ore a settimana mentre agli altri viene insegnata religione cattolica. Perché non viene insegnata semplicemente “Religione” comeinsegnamento generale giusto perché fa parte della cultura generale necessaria ad aprire la mente verso altre civiltà e sicuramente aiuterebbe all’integrazione???

Il ruolo della scuola elementare a parere mio è di dare ai nostri figli gli strumenti per affrontare la vita di tutti i giorni, gli strumenti per informarsi, per specializzarsi, per imparare il necessario per avanzare nella vita e capire quello che succede intorno a loro. Insegnargli tutte le religioni è dargli il modo di capire che credere in un Dio diverso non significa essere diversi. Mi hanno sempre insegnato che la fede è una cosa personale che si ha dentro ma non un motivo di creare differenze tra le persone.

La religione nella scuola italiana secondo me crea anche un altro problema..mi dicono che non si studia educazione sessuale.
Ma questi ragazzi dove imparano cosa sono le malattie sessualmente trasmessibili?
Dove imparano come ci si protegge da malattie e gravidanze indesiderate?
Io faccio parte delle persone fortunate, ho una famiglia aperta e dei genitori con chi ho affrontato ogni tipo di discorso ma so bene che non è il caso per tanti ragazzi. Bisogna adattare alcuni tipi di insegnamento in base alle necessità. Sono spaventata di sentire che il contagio da HIV nel 2010 è in grave aumento.

Non basta una campagna pubblicitaria, bisogna far capire ai ragazzi la gravità di queste
malattie senza ritorno e come proteggersi. Stiamo attenti, quel capitolo del corso di biologia alle medie in Francia chiamato “Educazione sessuale”, che ci faceva tanto ridere a tanti poteva evitare problemi seri.

La scuola non deve solo formare deve anche “informare”.

Alla fine, tutto sommato, tra uno sciopero e l’altro vedo che qualcosa mio figlio impara e a questo punto mi chiedo qual’è il vero ruolo dei genitori perché ritengo giusto impegnarci anche noi per i nostri figli.

Mi ricordo l’anno scorso quando ci venne consegnato per la prima volta gli orari settimanali così da poter seguire i bimbi nel ripasso delle materie per il giorno successivo. Mi ricordo tra altri l’intervento di una mamma indignata per il fatto che dopo “otto ore di studio come un operaio di fabbrica” disse semplicemente che era fuori discussione che sua figlia aprisse un libro a casa.

Partendo dal presupposto che non sono otto ore di studio in quanto c’è la pausa pranzo, le ricreazioni e il tempo impiegato a ottenere l’attenzione dei bimbi. Per me è utile sapere che domani ci sarà italiano perché mi permette di aiutare mio figlio a ripassare se so che ha difficoltà in quella materia.

A quella riunione ci venne spiegato che grazie alle riforme i tempi erano più stretti e ci venne chiesa più collaborazione perché i tempi concessi per ogni argomento non permettono
approfondimenti. In sintesi verrà dato un insegnamento di base ai nostri figli, si toglie l’ora
d’informatica per aggiungere un’ora di religione (certo che questa li aiuterà a trovare lavoro).

Niente più uscite scolastiche per mancanza di personale ma cosa gli dobbiamo togliere ancora????
Un’uscita scolastica come quella dell’anno scorso alla fattoria è molto importante per i bimbi, si mescola le materie dalla scienza al italiano.

Per concludere non posso pensare che dopo quattro anni gli venga dato un’insegnato di base perché è ora che si devono svegliare, è ora che la collaborazione scuola-famiglia deve suscitare nei nostri figli la sete di sapere, solo così avranno gli strumenti per crescere costruire il loro futuro per come lo vogliono non per come gli tocca….perché per pretendere bisogna avere gli strumenti per farlo.

Marie Hélène

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