La maggior parte di noi può dire di essere stata al mare almeno una volta nella vita, ma navigare sulla rotta dei delfini, vivendo per tre giorni su una barca a vela, non è certo cosa di tutti i giorni.
Il Centro Ricerca Cetacei mi ha offerto la possibilità di salire a bordo dell’ “Altair” e realizzare questa esperienza, immergendomi in un mondo a me poco conosciuto.
Non è stata, infatti, la “solita” gita in barca, ma un’ opportunità di conoscere il mare, le tecniche di navigazione e, soprattutto, i delfini, questi straordinari mammiferi, che da sempre ci affascinano e ci incuriosiscono. Chi, prendendo un traghetto o una nave, non ha mai sperato di vedere saltare un gruppo di delfini sulla propria scia? O lo spruzzo di una balena a fianco dell’ imbarcazione? Salpando con i ragazzi del Centro Ricerca Cetacei questo desiderio può diventare realtà.
Tanto è vero che, grazie alla preparazione di questi esperti ricercatori, mi sono bastate poche ore di navigazione per trovarmi faccia a faccia con un gruppo di delfini intenti a cibarsi dietro lo strascico di un peschereccio. Attratti dalla nostra presenza, gli individui subadulti hanno subito iniziato ad interagire e “giocare” con noi, nuotando e “fischiando” caoticamente di lato e sotto la barca, proprio come degli adolescenti euforici. A pochi metri di distanza, le madri con i piccoli osservavano i loro “ragazzi” divertirsi insieme a noi, dando l’ impressione di tener sotto controllo la situazione.
Mai avrei pensato di riuscire a vedere dei delfini così da vicino e di essere al centro della loro attenzione, tanto da avvertire fortemente la loro vivacità e la loro spiccata socialità.
Accanto alla gioia e all’ emozione dell’ avvistamento, però, non va dimenticata la ricerca, obiettivo primario del Centro e fondamentale nella conoscenza e nella tutela dei nostri amici cetacei.
Ecco che, non appena si rientra dalla giornata di monitoraggio, si passa allo studio vero e proprio, tramite l’ analisi delle foto appena scattate per l’ identificazione degli esemplari e lezioni teoriche sulla biologia e sull’ etologia dei cetacei.
Rivedere le foto, confrontandole con quelle contenute nel database per riconoscere le caratteristiche della pinna dorsale e risalire all’ identità degli individui osservati, fa sentire ancora più in sintonia con questi stupendi animali. Si immagini per esempio l’ eccitazione nello scoprire che il delfino appena visto era proprio quello adottato poco tempo prima.
Sicuramente, l’ incontro con i delfini è la parte più appassionante di questa avventura, ma anche nel caso che la sfortuna si accanisca, la vita sull’ “Altair” non è mai monotona e tra lezioni di navigazione, racconti di mare e seminari sui cetacei, la noia è una sensazione che sembra proprio non esistere. Inoltre, vivere per diversi giorni a stretto contatto con altre persone, collaborando in ogni momento per obiettivi comuni, rappresenta per tutti un’ occasione di crescita culturale e spirituale.
Se si inserisce tutto questo nell’ incantevole cornice dell’ Elba, con paesaggi incontaminati e tramonti mozzafiato, l’ esperienza risulta davvero indimenticabile.
Tommaso Marzolini