San Macario sotto sfratto

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È a rischio il futuro dell’Us San Macario, storica società la cui prima squadra milita in Terza categoria e che vanta un ampio vivaio con circa 250 tesserati. I proprietari del campo sportivo intendono vendere l’impianto, ma la trattativa – avviata con la società privata Imital Lucca spa dopo che il Comune si era tirato indietro, non avendo in bilancio i fondi necessari – non va avanti perché non procede l’inter burocratico per il condono di alcuni manufatti.
Ieri doveva avvenire lo sfratto, che i proprietari hanno deciso di rinviare al 10 marzo: ma se tra meno di due mesi le pratiche per il condono non saranno concluse i lucchetti saranno apposti agli ingressi. L’Us non avrà più il terreno di gioco e tanti residenti perderanno un punto di riferimento dal momento che al campo c’è anche un bar, molto frequentato.
«È una soluzione che ci auguriamo di scongiurare perché, questo deve essere ben chiaro a tutti, vogliamo a ogni costo tutelare il S. Macario che svolge un’importante e meritoria attività. Non solo sportiva, dal momento che all’interno dell’impianto sportivo funziona da molti anni un circolo che rappresenta un luogo di aggregazione per l’intero paese. La gente ci va a bere, a giocare a carte, a chiacchierare. Ci vengono organizzate le feste. Noi abbiamo stabilito, sei anni fa, di vendere. Siamo in sette ad aver ereditato il campo – spiega uno dei proprietari – e intendiamo realizzare qualcosa».
Dapprima era stata contattata la società sportiva, che però non aveva i soldi necessari per concludere l’affare: servivano 240mila euro. Perciò era stata aperta una trattativa con l’amministrazione comunale, a quel tempo guidata dal sindaco Fazzi. Ma senza esito. Il che aveva dato avvio a una causa civile e nel 2006 il giudice aveva emesso una sentenza con la quale ordinava – per finita locazione – che il 31 dicembre 2007 avvenisse la consegna del campo sportivo ai proprietari. C’era stato uno slittamento e la vicenda era proseguita, senza trovare uno sbocco. Il prezzo nel frattempo era sceso da 240mila a 182mila euro per 15.209 metri quadri di terreno. Nel maggio scorso si è presentato una prima volta l’ufficiale giudiziario e nel frattempo la giunta Favilla con delibera del 1º luglio 2008 ha fatto presente una proposta di acquisto.
Non da parte dell’amministrazione comunale, bensì della società Imital Lucca spa che, si legge nell’atto del Comune, «si è detta disposta a acquistare l’immobile» ponendo alcune condizioni. La prima: affitto dell’immobile all’Us S. Macario per 10 anni al canone annuo di 2mila euro rivalutato annualmente in base al 100% dell’indice Istat; la seconda, acquisto a un prezzo non superiore a 182mila euro; concessione al Comune per 10 anni dalla vendita del diritto di acquisto dell’immobile allo stesso prezzo pagato dalla Imital Lucca spa aggiornato in base all’Istat.
Condizione indispensabile per la conclusione dell’affare è che abbia esito favorevole la domanda di condono edilizio con il rilascio del permesso a costruire in sanatoria. Oggetto della richiesta sono il campo da calcio e altri manufatti. Da notare che risale al 28 marzo 1987 la domanda di condono edilizio: sono passati 22 anni ed è ancora in fase di istruttoria.
«A tutt’oggi le pratiche sono ferme – dicono i proprietari – nonostante le promesse degli amministratori. Noi vogliamo vendere, l’acquirente c’è, ma non può perfezionare l’acquisto per colpa del Comune che non porta a termine le pratiche. Ci rimettiamo in tanti, compresa l’Us S. Macario che noi vorremmo salvaguardare. Potevamo chiudere tutto e non lo abbiamo fatto. E non vorremmo farlo, sia chiaro. Tocca però al Comune darsi da fare».

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