Lavori al via per il campanile ecologico

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La sala del consiglio provinciale, a Pisa, ha ospitato la presentazione del progetto per il campanile ecologico della chiesa di San Martino a Selvatelle (nel comune di Terricciola). Hanno partecipato il vescovo di San Miniato monsignor Fausto Tardelli, il presidente della Provincia Andrea Pieroni, il consigliere regionale Piero Pizzi, la progettista ingegner Chiara Cristiani, il sindaco di Terricciola Alessandro Guerrini e il parroco di Selvatelle don Patrizio.
La storia. La chiesa di San Martino della parrocchia di Selvatelle fu costruita nel 1965 ed inaugurata nel 1968. A causa della mancanza di fondi non fu possibile edificare il campanile presente nel progetto originario. Sono quindi quarant’anni che i fedeli attendono un loro campanile. Ora ci siamo: il 20 gennaio prossimo inizieranno i lavori per la costruzione della torre campanaria, secondo il progetto dell’ingegner Cristiani. L’opera è resa possibile dai finanziamenti accordati alla Curia dalla Conferenza Episcopale Italiana, che finanzia il 75% del progetto (attraverso l’8 per mille devoluto sulla dichiarazione dei redditi), sul costo complessivo di 407mila euro.
I motivi. Il campanile ancora oggi simboleggia la comunità tra le persone e ancora oggi deve testimoniare e richiamare a valori civili e religiosi; ma questo progetto cerca anche di riassumere, in una sintesi geometricamente semplice, le nuove tendenze e aspettative dell’uomo contemporaneo. Nella civiltà dell’immediatezza anche l’architettura deve essere immediata e comunicare il suo significato con estrema velocità. L’uso del vetro serigrafato, unito al basamento di calcestruzzo, simboleggia il percorso di redenzione. L’utilizzo di un sistema di illuminazione che cambia colore con il periodo liturgico rende immediata la comunicazione con i fedeli e nel contempo modifica la vecchia funzione del campanile di segnare l’ora. Nell’udienza concessa dal Papa ai membri della pontificia accademia delle Scienze, Benedetto XVI ha elogiato il lavoro degli studiosi e degli accademici per la loro continua ricerca nel comprendere le possibili conseguenze dei fenomeni naturali. Il Papa ha inoltre sottolineato l’importanza della ricerca sul versante dell’energia sicura, alternativa e disponibile per tutti (“…le continue sfide all’ambiente che affliggono intere popolazioni e l’urgente bisogno di scoprire fonti di energia sicura e alternativa disponibile per tutti”). Ed ecco la scelta di inserire celle fotovoltaiche (di larghezza 15,5 x 15,5 cm): l’uso delle fonti rinnovabili in un fabbricato di culto ha la funzione di richiamare la collettività su temi importanti e di forte attualità. Le celle fotovoltaiche, in posizione sud-est, consentiranno di alimentare una pompa di calore che manda acqua calda a pannelli radianti sotto le panche. L’impianto produrrà poco più di 2 kWp, che verranno immesse in rete con il conto energia. L’immissione dell’energia elettrica in rete consentirà di gestire un impianto a pompa di calore che riscalderà la chiesa a 16º C nella stagione invernale.
Le caratteristiche. Il campanile avrà dimensioni in pianta 3,70 x 3,70 metri, con un’altezza totale di 20 metri. La struttura portante sarà realizzata in elementi leggeri di calcestruzzo armato bianco. La struttura esterna sarà costituita da vetro extrachiaro temprato, autopulente e serigrafato. La serigrafia avrà una funzione scenica leggibile da lontano, che rappresenterà il cammino ascetico di redenzione che, partendo da una struttura tettonica in calcestruzzo armato anch’esso graffiato con le stesse andature della serigrafia, arriverà alla quasi totale chiarezza (assenza di serigrafie) fino al vuoto della cella campanaria. La struttura di vetro sarà collegata alla struttura portante a mezzo di connettori meccanici di diverse lunghezze che daranno un gioco di movimento del vetro sul prospetto, ad aumentare il senso di “difficoltà” nella redenzione. La struttura terminale del campanile, dove alloggerà la cella campanaria (con scala interna), sarà realizzata con acciaio finitura rame; e vi saranno allocate le tre campane attualmente inattive e risalenti all’Ottocento. La parte bassa, per un’altezza di 4 metri, sarà realizzata in calcestruzzo a vista graffiato anche per salvaguardare il campanile da eventuali atti di vandalismo. La vista notturna del campanile prevede la realizzazione di un sistema di illuminazione a led a basso consumo energetico che faranno normalmente luci bianche. I led saranno dotati di coloriture differenti che seguiranno i diversi periodi liturgici, cambiando dal color oro al verde, al viola, al rosso. Sarà a discrezione della parrocchia stabilire i periodi in cui la torre cambierà colore oppure rimarrà bianca.

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