Portoferraio – La crisi c’è. E per contrastarla gli alberghi elbani uniscono le forze per autopromuoversi (nonostante i tagli al budget per questo settore fatti dall’associazione albergatori) ed offrire servizi esclusivi o comunque unici ai clienti. Per farlo proprio negli ultimi mesi sono nate due nuove associazioni: la “Sentieri dell’Ovest” e “Quality hotel of Elba”. Come si può capire già dal nome i target cui si punta sono diversi. Ma c’è un denominatore comune: investire tempo e risorse proprie per offrire trasporti, intrattenimento e promozione. E ora nasce anche un decalogo per gli albergatori più innovativi. Il nome che colpisce di più è sicuramente quello del nuovo gruppo “Quality hotel of Elba”. Nella neonata associazione orientata a un target medio alto sono per ora confluite 10 strutture elbane che vanno dalle 5 alle 3 stelle. A parlare per tutti – anche se non ci sono ancora cariche nell’associazione – è Massimo De Ferrari, patron degli Hotel Hermitage, Biodola e Golfo. «Abbiamo preparato alcuni materiali promozionali per fiere ed altri eventi – fa sapere De Ferrari – in un momento di crisi e forti difficoltà è importante farsi conoscere. Ma quest’anno all’associazione albergatori sono stati tagliati i fondi proprio per la promozione a causa delle ristrettezze economiche». Così questi albergatori hanno deciso di mettere insieme risorse proprie per fornire servizi “unici” ai clienti e sviluppare una nuova filosofia dell’accoglienza. Per esempio i clienti potranno usufruire di un servizio taxi tramite piccoli bus-navetta dall’aereoporto – quello de La Pila, ma anche Pisa – pagato dagli alberghi. «Un servizio di quel tipo – spiega De Ferrari – potrebbe costare 250 euro a tratta. Ma se riusciamo a mettere assieme clienti di diverse strutture la spesa si riduce». Ma tra i progetti c’è anche un sito unico dell’associazione e un dvd da diffondere alla prossima Fiera di Berlino. E anche un decalogo con alcune piccole regole per sviluppare una nuova “filosofia” dell’accoglienza che permetta di dare ai clienti emozioni indelebili. «Uno dei punti – spiega De Ferraris – riguarda il far sentire i clienti come a casa propria. Ma c’è anche l’attenzione all’offerta culinaria con piatti tipici del territorio». Visto che sempre più spesso si parla di “green economy” De Ferraris spiega che nel decalogo si parlerà anche di tutela ambientale tramite collaborazioni con Legambiente. De Ferraris chiede anche più aiuti per il settore turistico alla Regione. «Sardegna e Calabria – spiega – pagano il 30% dei charter per portare turisti da paesi come Russia. Anche la Toscana dovrebbe impegnarsi in questo senso». Di emozione e far sentire i clienti come a casa parlano anche gli operatori che si sono riuniti nell’associazione “Sentieri dell’ovest”. A formarla alberghi medio-piccoli a gestione prevalentemente familiare (un settore che secondo gli esperti potrebbe risentire fortemente della crisi) che operano nelle zone di Capo Sant’Andrea e della Costa del Sole. Per ora gli albergatori hanno messo insieme una rete – aperta anche ad operatori di altre aree dell’isola – per costruire eventi e “proposte” d’autore per attrarre ed intrattenere ospiti e clienti anche in bassa stagione. ci sarà quindi interazione con il già annunciato Festival del Camminare. Ma anche qualcosa di più. Gli albergatori hanno infatti messo in piedi proprie escursioni in collaborazione con l’associazione Il Viottolo. In più è previsto anche un calendario ragionato (per non sovrapporre le date) di piccoli eventi, si va dalle cene dedicate a prodotti locali, a concerti e piccole esposizioni d’arte. «Sono cose piccole – spiega Francesca dell’Hotel Cernia di Sant’Andrea – ma concrete. La crisi c’è e non può essere negato. Ma le nostre strutture permettono di “curare” personalmente il cliente creando soggiorni quasi su misura e per tutti i gusti. Basta polemiche inutili, qui bisogna rimboccarsi le maniche». Gabriele Dini |