Viareggio – I cartelli gialli per indicare le deviazioni sono giĂ arrivate: il ponte dell’Aurelia sulla Fossa dell’Abate sarĂ chiuso prestissimo, forse giĂ domani. E così rimarrĂ almeno fino a metĂ luglio.
 L’intervento. I lavori (previsti giĂ da anni) serviranno per demolire e ricostruire il ponte e adeguarlo alla portata del corso d’acqua. «Avremmo voluto partire giĂ da tempo – spiega Stefano Varia, che con la sua azienda realizzerĂ l’opera su “mandato” di Anas – ma abbiamo avuto un problema con l’Enel». Varia, infatti, voleva spostare prima tutti i cosiddetti “sottoservizi”, vale a dire cavi e tubi che passano sotto il manto stradale. Una necessitĂ che si è scontrata contro l’Enel (che sotto il ponte ha un cavo) che a lungo è stata “uccel di bosco”, nonostante anche una sollecitazione da parte della prefettura. Tuttavia, dopo che i primi mezzi d’opera hanno preso posto vicino al ponte, è arrivata immediata la chiamata di un tecnico Enel che ha preso immediatamente contatti per trovare una soluzione. «Per questi motivi – spiega ancora Varia – c’era da attendere un nulla osta dell’Anas che ora, tuttavia, è arrivato».
 Lavori d’estate. I tempi previsti per finire l’intervento non sono brevissimi. All’inizio si era parlato di sei mesi: il che significherebbe entrare nel bel mezzo della stagione estiva. Con tutti i problemi connessi, visto che lo snodo – all’uscita dell’autostrada e della Variante – è di quelli presi d’assalto dai vacanzieri. Che, con le code, vanno assai poco d’accordo. Per questo Varia sta approntando un “piano d’emergenza”: «Stiamo cercando soluzioni tecniche, come il preassemblaggio del ponte, che potrebbero permetterci di riaprire al traffico entro quattro mesi-quattro mesi e mezzo». Insomma, la viabilitĂ potrebbe tornare normale a metĂ o fine luglio. A meno che non ci siano problemi nelle fondazioni: «In questo caso – spiega Varia – non demoliremo il ponte e utilizzeremo rampe provvisorie per il traffico. Per poi continuare i lavori a settembre».
 Percorsi alternativi. In ogni caso i problemi ci saranno. E non saranno pochi: per raggiungere le spiagge della Versilia nord, oppure l’ospedale Versilia. Per questo saranno importanti i percorsi alternativi, in parte giĂ indicati. Il piĂą immediato è quello che sfrutta l’asse fra il viale a mare di Viareggio (nella zona di CittĂ Giardino) e viale Colombo. Che, però, deve fare i conti con il traffico e i semafori su quest’ultima strada. PiĂą a monte, è possibile attraversare al Fosse su ponte Martiri delle Foibe, provenendo (da Viareggio) da via Fratti. Una volta arrivati in via del Fortino si può imboccare via Trieste e procedere verso nord, oppure svoltare a sinistra e raggiungere l’Aurelia. Gli interventi in corso su via del Fortino – assicura l’assessore ai lavori pubblici di Camaiore Mauro Santini – non dovrebbero creare problemi. Infine c’è il percorso giĂ consigliato dai cartelli apparsi a Viareggio e anche all’uscita di autostrade e variante: quello che, dalla rotonda alla Cittadella, conduce sul ponte che arriva fino al “Calcetto 2000” per poi proseguire per via Fratelli Rosselli e raggiungere l’Aurelia all’altezza della Croce Verde. Un percorso facilitato dall’abbattimento (avvenuto in questi giorni) di una casa diroccata: «Ora procederemo al riempimento – spiega Santini -, poi realizzeremo la piccola rotatoria all’incrocio con via Brasile. Che servirĂ per rallentare la velocitĂ e per favorire l’immissione da quest’ultima strada». Infine sarĂ Salt a occuparsi di risistemare il fondo stradale (in veritĂ assai disastrato) di via Fratelli Rosselli. Interventi che dureranno ancora qualche giorno e che segnano una differenza fra le posizioni e le previsioni di Varia e quelle di Santini: «So – spiega quest’ultimo – che la ditta vorrebbe chiudere giĂ da lunedì, ma non so se sarĂ possibile farlo, se via Fratelli Rosselli non sarĂ ancora pronta».
 Questione, in ogni caso, di qualche giorno in più o meno. Quello che rimane certo è che, per almeno metà estate, la circolazione stradale sarà messa a dura prova. Come, d’altra parte, il sistema nervoso di residenti e turisti.
Lucio Cinotti