No al degrado e ai vandalismi. Sì al rispetto dell’ambiente e, più che mai, del decoro pubblico. Tanto che da oggi sarà vietato, in tutto il centro storico, stendere i panni alle finestre, circolare in costume o con abbigliamento eccessivamente scoprente, lasciare in giro gomme da masticare usate e cicche di sigarette. Pena pesanti sanzioni da parte dei vigili urbani. Sono alcuni dei divieti imposti, con una specifica ordinanza, dal sindaco di Porto Azzurro, Maurizio Papi. In realtà le ordinanze sono due e riguardano entrambe il centro e piazza Matteotti, appena ristrutturata.
La prima, più ordinaria, prevede l’istituzione di un’area pedonale in piazza Matteotti con annesso divieto di sosta su ambo i lati, sempre nel tratto di strada compresa tra piazza Matteotti e via Solferino.
La seconda, invece, è decisamente più “balneare” e promette di far discutere. Riguarda i comportamenti da tenere in pubblico, il decoro e la tutela dei beni pubblici. «Non si tratta di una selva di divieti – spiega il sindaco – non siamo un paese che solleva limitazioni e impedimenti. Siamo invece un Comune che ha rispetto del proprio centro storico, che vuole salvaguardarlo e tutelarlo, nell’interesse, prima di tutto, dei cittadini e per una migliore valorizzazione degli ospiti stagionali».
Non è una novità che Piazza Matteotti voglia diventare negli anni a venire il “salotto buono” del paese. Dunque basta con i panni stesi ad asciugare fuori dalla finestra nelle piazze e nelle vie del centro. Come è anche opportuno tenere un comportamento e un abbigliamento consono al consesso civile. Di conseguenza vietato passeggiare a torso nudo (fatta eccezione per minori di 14 anni) o «indossare capi di abbigliamento contrari al comune senso del pudore».
Vietato anche buttare cicche per strada o chewing gum, attaccare adesivi su muri, facciate e su tutti gli arredi e i pali cittadini. E, curiosità, non si potrà neppure bere alcolici in luoghi pubblici, al di fuori degli spazi dedicati di bar e locali.
Vietato anche collocare e affiggere manifesti al di fuori degli spazi destinati dal Comune, bagnarsi nelle vasche pubbliche o utilizzarle per lavare cose e animali. Inammissibile, poi, ogni forma di bivacco.
«Detto in questi termini – dice ancora il primo cittadino di Porto Azzurro – sembra che il nostro paese sia ingessato. Che la vita per residenti e ospiti debba procedere camminando sulla lama del rasoio. Non è assolutamente così. Piuttosto vogliamo fissare regole contro vandalismi e danneggiamenti al patrimonio pubblico».