"È un dramma sfortunatamente fin troppo comune in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando", queste le parole di Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti, nel commentare la vicenda di una ventunenne napoletana che ha portato il figlio di un mese in ospedale per poterlo sfamare, priva di altri mezzi di sostentamento per farlo. "Quello che è successo - continua l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - è una sconfitta per tutti: per la giovane madre, che si è trovata incapace di pensare al suo figlio, ma soprattutto è una sconfitta per la società che non è riuscita a tutelare quello che è un pilastro portante del futuro: i bambini". Soldà quindi conclude: "La notizia che ci è giunta che dei privati stanno facendo donazioni agli ospedali di latte in polvere e altri beni di prima necessità è positiva e lodevole, e invitiamo chiunque ne abbia la possibilità a fare la sua parte, ma deve essere lo stato e le sue istituzioni a tutelare i cittadini, la sopravvivenza di una giovane madre e del suo figlio appena nato deve essere garantita da qualcosa di più dell'iniziativa del singolo".