“Sui trasporti marittimi, così come sulla sanità, si giocherà una partita decisiva per il futuro delle isole dell’Arcipelago toscano per cui dovremo muoverci sinergicamente per sollecitare ancora una volta la Regione, le cui competenze vanno accrescendosi sempre più, a fare compiutamente la propria parte”.Lo ha dichiarato il consigliere regionale Leopoldo Provenzali, partecipando ai lavori della seconda conferenza europea sulle isole minori in corso di svolgimento a Portoferraio.
“In passato ci siamo battuti perché nell’elaborazione del nuovo Statuto regionale fosse inserito all’articolo 4, il principio di tutela dei territori montani e insulari” ha proseguito Provenzali, ricordando come anche la stessa Costituzione Europea riservi un’attenzione specifica alle isole, definendole “aree bisognose di particolare tutela”.
Per questo, secondo il consigliere azzurro “c’è la necessità di una normativa speciale per superare l’emarginazione derivante dall’insularità, per affrontare ed abbattere le difficoltà legate a questa condizione relativamente ai settori della scuola, del sistema socio-sanitario ed assistenziale, delle infrastrutture e dei trasporti, per andare oltre uno sviluppo incentrato quasi esclusivamente sullo stesso turismo”.
“Le comunità delle isole toscane da sempre non riescono a valorizzare il loro patrimonio paesaggistico, artistico e culturale anche a causa delle carenze strutturali ed infrastrutturali” ha sottolineato Provenzali: “da qui deriva l’esigenza di un potenziamento soprattutto dei servizi di trasporto marittimo con le isole, anche grazie ad un più efficace ruolo di coordinamento della Regione Toscana ed allo stanziamento di maggiori risorse finanziarie. Se è vero che la Regione spende 1636 milioni di euro per l’accessibilità territoriale, la mobilità integrata e lo sviluppo della piattaforma logistica costiera che difficoltà avrebbe ad investire qualche soldo in più per questa annosa problematica?”.
“A proposito della vicenda Toremar” ha concluso Provenzali “continuo a sostenere l’idea di una società mista per la gestione della compagnia ma ritengo, al contempo, che Governo Centrale e Regione Toscana si debbano adoperare per trovare una soluzione che assicuri la continuità territoriale, garantendo all’utenza servizi di qualità, con la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali (c.d. clausola sociale).