La Federfarma dell’Emilia Romagna condanna e giudica gravi i reati contestati dalla procura di Bologna a medici, farmacisti, dirigenti, nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa di un milione e 200mila euro ai danni del Servizio sanitario nazionale perpetrata attraverso l’emissione di ricette fantasma mai recapitate a pazienti ignari o in alcuni casi addirittura deceduti.