Il paese di Campo piange la morte del piccolo Luca

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Stamani una professoressa della scuola media di Campo nell’Elba dovrà spiegare a una ventina di ragazzini di 11 anni perchè un loro coetaneo non c’è più. Perchè un gioco, una sciocca dimostrazione di forza, si è trasformato in tragedia per il piccolo Luca, il figlio minore di Yuri Tiberto, consigliere comunale di Campo nell’Elba e titolare, con il padre dell’albergo Marina 2 in località La Foce, dove ieri pomeriggio, poco prima delle tre, si è consumata la tragedia.
Luca si è lanciato nel vuoto. Non ha pensato che un volo di sette metri avrebbe potuto significare la morte. E di questo il papà, Yuri, e la mamma, Gabriella, non riescono a farsene una ragione. E così il fratello Francesco, 14 anni, che ieri pomeriggio era sul terrazzo del secondo piano dell’albergo con Luca. L’ultimo ad averlo visto in vita. L’unico a sapere veramente come sia potuto accadere. Francesco ha dato l’allarme, ha chiamato un operaio che lavorava lì vicino alle strutture dell’albergo chiuse dopo la stagione estiva. E l’operaio ha chiamato il nonno, Piero Tiberto, l’unico a rompere per pochi istanti il comprensibile muro di silenzio della famiglia e chiedere con un filo di voce al medico legale, la dottoressa Rossana Mele, cosa avesse ucciso suo nipote. Una risposta arrivata dopo l’esame del corpo: un trauma cranico dovuto alla caduta.
L’amministrazione comunale tutta ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia Tiberto. «Una tragedia che ci ha fortemente scosso – afferma Lucia Soppelsa, vicesindaco a Campo – e che in questo momento ci vede vicino alla famiglia di Yuri». Un dolore condiviso da Legambiente e da tutti i suoi soci che in una breve nota esprimono le condoglianze alla famiglia.
Albergatore, naturalista, appassionato di mare e di montagna. Yuri Tiberto è un personaggio tra i più conosciuti all’Elba, prima e oltre del ruolo di consigliere comunale recentemente assunto. Al figlio aveva trasmesso questo amore per la natura, la passione per le escursioni. Un bambino vivace, esuberante, forse più dei coetanei. Ieri, però, non ha valutato le conseguenze della sua intraprendenza. Un errore da bambino, quale era. Un errore fatale.

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