Educatrice molesta bambino disabile a Bergamo

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"La notizia non può che destare lo sconcerto di chiunque
abbia anche una lontana parentela con il genere umano, ma va contestualizzata in un
clima di caccia al diverso e di scadimento delle relazioni tra individui di cui
certa cattiva politica è pienamente responsabile". Così Maruska Piredda,
viceresponsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti, ha espresso la sua
riprovazione sull'episodio accaduto a Bergamo di una giovane educatrice sorpresa a
compiere atti di violenza su un minore affetto da grave handicap e da lei stessa
assistito per conto di una cooperativa. " Quando ho appreso la notizia - ha
continuato la viceresponsabile lombarda del movimento guidato da Antonello De
Pierro- oltre all'enorme disgusto provato, non ho potuto far altro che pensare ai
recenti episodi di sopraffazione che hanno visto coinvolti omosessuali, migranti e
vari soggetti che comunemente vengono considerati dei diversi. La politica portata
avanti da molti esponenti dell'esecutivo si basa sul titillamento continuo dei bassi
istinti degli italiani e sulla derubricazione di tematiche sociali a questioni di
mera sicurezza, da trattare con metodi muscolari. La classe politica dovrebbe dare
il buon esempio e non sdoganare condotte riprovevoli".
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