Capo Bianco messo all’asta

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Seimila metri di paradiso in vendita. Seimila metri di terreno con sopra vecchie mura perimetrali e un fabbricato di 54 mq. É l’intero complesso di quella che un tempo era l’ex batteria di Capo Bianco. In vendita per 110 mila euro. Una cifra irrisoria anche se quasi il doppio di quella a suo tempo (2006) ipotizzata dall’Agenzia del demanio che ha riaperto la gara.
Un gioiello di roccia bianca che sovrasta il mare.
Una vecchia caserma, poi queli che un tempo erano bunker e pezzi di muri perimetrali.
Costituivano uno dei tanti segmenti delle piazzole e batterie della Marina militare previste nel Piano difensivo della costa elbana.
Ruderi che sanno di storia: piccole stanze, bunker che si affacciano sul mare, fili di ferro arrugginito, la piccola caserma. Un piccolo pezzo di Elba che spazia dalle fortezze medicee allo Scoglietto, dalle Ghiaie all’Enfola, un piccolo promontorio fatto di eurite il cui colore ha dato il nome alla località.
Tutto in vendita.
Quasi un necrologio il bando di asta: «In zona periferica del comune di Portoferraio, vendesi terreni di circa mq. 6000 con sovrastante vetusto fabbricato, non accatastato di mq. 54,00 a solo piano terra composto da cucinotto, servizio e disimpegno; ruderi di manufatti e riservette interrate». E ancora: «L’area priva di accesso dalla pubblica via, la cui costituzione di servitù sarà onere dell’aggiudicatario, ricade secondo il vigente regolamento urbanistico in zona a prevalente o esclusiva funzione agricola, ove è possibile porre in essere interventi di restauro e risanamento conservativo del patrimonio edilizio già esistente».
Come dire non si compra carta straccia.
Roberto Peria è il sindaco di Portoferraio. Non è sorpreso ma, di sicuro, amareggiato. Dice: «Da tempo abbiamo una trattativa aperta con l’Agenzia del demanio che riguarda tutti gli immobili di interese storico che si trovano nel centro storico e nelle aree limitrofe. Stiamo facendo un riassetto storico per uno scambio di immobili. L’ex batteria di Capo Bianco? Da parte nostra c’è una forte contrarietà. Pensiamo di lavorare insieme alla Provincia per acquistarla poi introdurre previsioni urbanistiche nella variante che blocchino ogni appetito speculativo».
E gli acquirenti, c’è da starne certi, saranno in molti. Ma non è l’unico bene demaniale in vendita.
All’asta l’area a ridosso del cantiere navale a Punta alla Rena, una palazzina residenziale a Capo Pero a Cavo, terreni agricoli a Porto Azzurro.
Entro il prossimo mese potrebbero passare di mano.

Baldo Puccini, da “Il Tirreno” di Livorno, 25 otto. 2009

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