Rifiuti sepolti a Pianura

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Napoli - "È inaccettabile che esista ancora chi agisce in questo
modo impunemente, soprattutto dopo i recenti scandali sul problema rifiuti che ha
interessato tutta Italia e la Campania in particolare". Si è espresso così Alberto
Maria Vedova, responsabile per l'Ambiente del movimento Italia dei Diritti, 
riguardo all'inchiesta della procura di Napoli avviata per verificare il percolato
prodotto dal 2001 dalla decomposizione dei rifiuti accumulati nella discarica di
Pianura che è stato riversato nel suolo invece di essere smaltito. L'indagine ha
portato per ora a cinque denunce a carico di tecnici e amministratori della
Electrica, la società che avrebbe dovuto garantire il corretto smaltimento. Circa
450mila metri cubi delle sostanze che sono state riutilizzate sul posto potrebbero
avere potenziato la produzione di biogas, poi venduto all'Enel per la produzione di
energia elettrica. L'inchiesta era stata avviata per verificare la diffusione nella
zona di malattie anche gravi, come le neoplasie."Società fittizie o quantomeno poco
affidabili hanno ancora in gestione lo smaltimento dei rifiuti in una zona che
necessita di una reale e effettiva bonifica, in merito non solo all'altissimo
inquinamento ambientale ma anche alle conseguenti malattie gravissime per la salute
- ha denunciato l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - . Che
poi, le sostanze vengano addirittura riutilizzate e vendute ad un Ente per la
produzione di energia elettrica è ancora più grave. Auspichiamo - ha concluso Vedova
- che le autorità competenti attuino subito dei provvedimenti in moda da fermare
questo scempio e che, da oggi in poi, queste particolari situazioni siano affidate a
società serie e competenti, sottoposte a controlli perenni".
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