Corsica Ferries blocca il piano per la nuova linea

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Il primo collegamento era previsto per il 15 dicembre. Quattro corse giornaliere fra l’Elba e Piombino e una nuova compagnia la Corsica Ferries e un servizio veloce grazie a un vettore, l’Hsc Corsica Express Seconda capace di trasportare 535 passeggeri, 150 auto.
Un traghetto in grado di navigare a 36 nodi.
Quattro coppie di corse giornaliere che sarebbero diventate 6 in primavera per toccare quota 8 nel periodo estivo. Una terza compagnia, insomma, in attesa dei risvolti e sviluppi legati a Tirrenia e Toremar. Il collegamento era previsto, la compagnia di Lota aveva presentato richiesta per gli slot (disponibilità oraria degli spazi sulle banchine) a ottobre, ma il servizio non decollerà. Non sono stati pubblicati gli orari, non sono state attivate biglietterie. Un progetto che naufraga? Negli uffici italiani della compagnia di Lota regna il silenzio più assoluto. Tutto sembra legato alla disponibilità degli accosti: fasce orarie ristrette che non consentono spazi operativi legati ai flussi dei passeggeri.
Poca disponibilità soprattutto nel periodo di alta stagione legata alla quota del 20 per cento destinata a altre compagnie che potrebbero operare sulla tratta Piombino-Elba. Paola Mancuso è il segretario generale dell’Autorità portuale di Piombino. Dice: «C’è una procedura in corso e soggetti comunque interessati che potrebbero fare richiesta. Quella della Bequebus sulla Livorno-Portoferraio, pur non direttamente connessa alla disciplina di Piombino, dimostra l’interesse dei vettori sul sistema dei collegamenti per l’Elba complessivamente inteso. Non possiamo che confermare la disciplina esistente e le disponibilità rilevate. Siamo un ente pubblico che, al di là di un dialogo che non abbiamo mai negato ad alcun operatore, fa il suo lavoro operando con atti formali e verifiche tecniche che confermano la loro correttezza. Questo clima di comunicazione indiretta che coinvolge operatori e soggetti comunque operanti nella realtà portuale, non solo confonde le idee ma non porta niente di più nella ricerca delle soluzioni. Aspetteremo la fine della procedura che è garanzia di un riassetto del settore che metterà a disposizione spazi importanti assegnati a Toremar a cui oggi si lega la tutela dei servizi e dell’occupazione».

Baldo Puccini, da “Il Tirreno”, 30 nove. 2009

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