Decreto Legge salva Pdl

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Ieri pomeriggio a Roma, nella piazza antistante il Pantheon, si
è tenuta la manifestazione di protesta contro l'approvazione del decreto legge che
permetterà al Pdl di sanare la situazione della sua lista candidata alle Elezioni
Regionali in Lazio e Lombardia. Convocati dal popolo viola, gran parte dei partiti e
dei movimenti appartenenti all'area di centrosinistra hanno occupato la famosa
piazza capitolina fino al tardo pomeriggio. Ha partecipato all'evento anche l'Italia
dei Diritti con il suo presidente Antonello De Pierro, il vicepresidente Roberto
Soldà, il responsabile per la Giustizia Giuliano Girlando, con numerosi sostenitori
e simpatizzanti.
"Oggi si è consumata l'ennesima pagina triste e direi sconcertante nella gestione
politica dell'attuale esecutivo". È quanto ha dichiarato il presidente De Pierro che
ha poi continuato: "Un attentato  senza precedenti allo stato di diritto che di
fatto da oggi non esiste più. A tanto ancora non si era arrivati. L'arroganza e il
senso di onnipotenza che i signori del governo Berlusconi hanno mostrato nel
frangente è altamente preoccupante per le fondamenta stesse della nostra democrazia,
sancita dalla Carta costituzionale. Un messaggio gravissimo e pericolosissimo che
autorizza chi lo riceve a non rispettare le regole che invece andrebbero rispettate
da tutti. Il fatto che in Italia ormai vigesse una deregulation totale l'avevamo
intuito, ma ora questo concetto si è materializzato in una granitica, quanto
assurda, certezza." Ha incalzato il leader del movimento: "Un atto degno del più
bieco fascismo, che quando si tratta di risolvere un proprio problema se ne frega
dei principi democratici e del rispetto per gli altri. Noi dell'Italia dei Diritti
non staremo di certo a guardare, ma ingaggeremo, mi auguro insieme ad alcune forze
politiche, tutte le battaglie possibili nei limiti della lotta democratica, che
purtroppo devo ammettere che per quanto impegnata e sentita indubbiamente è più
debole di fronte all'assalto dirompente di siffatte svolte arroganti e autoritarie.
Un precedente che addirittura ha superato i provvedimenti dittatoriali del regime
del ventennio: Mussolini aveva cambiato la legge elettorale prima a suo uso e
consumo, Berlusconi è intervenuto con un decreto per sanare un clamoroso pasticcio
creato dal suo partito". Ha continuato poi De Pierro: "È incredibile come nessuno si
sia almeno degnato di chiedere scusa agli italiani per un errore tutto interno al
Pdl. Il provvedimento è stato varato solo per mettere le loro liste nel Lazio e in
Lombardia, mi chiedo perché non si è intervenuti allora per tutte le altre liste che
sono rimaste escluse in altre regioni? È lapalissiano che con questo esecutivo la
legge garantisce solo chi vive sotto l'egida del potere. Da oggi invitiamo il
governo a intervenire anche per i cittadini che quotidianamente lottano, spesso da
soli, contro soprusi e farraginose trafile burocratiche. Chiediamo poi di emettere -
ha concluso ironizzando - un decreto per i giovani disoccupati che consegnano oltre
il termine previsto la domanda di partecipazione ai concorsi, chiediamo di
intervenire per decreto per tutte quelle persone spesso anziane o portatrici di
handicap che per un ritardo, o a volte solo perché alcuni impiegati decidono di
anticipare la chiusura, non riescono a pagare in tempo un bollettino postale. Dulcis
in fundo vorrei dire alla Polverini, che ha dichiarato di volere introdurre nel suo
programma elettorale il concetto di democrazia, che ci dispiace che questa parola
l'abbia scoperta solo adesso e non ci abbia pensato prima, anche se sono certo che
del vero significato non ne sia a conoscenza."




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