Fa un piano triennale l’amministrazione comunale sui beni immobili di sua proprietà e di terreni disposti a cedere, a vendere a privati e fa anche una previsione di quanti denari potrebbero rientrare nelle casse dell’ente. La cifra è di poco inferiore ai cinque milioni di euro, esattamente 4.700 che vengono direttamente degli immobili e qualcosa come duecento mila euro dai terreni.
Ma vediamo di cosa è disposto a privarsi il comune. Partiamo dal terreno. C’è una superficie collinare in Valle di Lazzaro che ha un’estensione di circa 3.190 mq, in parte classificata come agricola, in parte come a insediamento diffuso che il comune intende cedere per 20 mila euro (considerata la destinazione agricola e quella invece a insediamento). A questa somma dovrà essere aggiunta la “Trasformazione dei diritti di superficie” che è pari a 50 mila, per un totale di 70 mila euro. Invece per quanto riguarda gli immobili essi sono il Palazzo Coppedé (valutato 2 milioni e 900) nella zona porto, appartamento in via del Falcone (duecento mila), l’ex Saponeria (500 mila) a Schiopparello e il secondo piano dell’edificio che ospitò il vecchio ospedale (800 mila).
Il Palazzo Coppedé è pervenuto al comune a seguito della dismissione dello stabilimento Ilva e nel corso dell’ultima guerra anche bombardato. In epoca recente è stato considerato a rischio di crollo degli intonaci. Il comune lo utilizza attualmente come emergenza abitativa. E’ costituito da un piano terra e da quattro piano di cui l’ultimo destinato a sottotetto. Di recente ha ospitato gli uffici dell’Enel. Oggi però lo stato di manutenzione del palazzo è scarso, soprattutto le facciate che dovranno essere ricostruite.
L’appartamento a piano terra in via del Falcone (ex via della Regina, 3) ha una superficie di circa 64 mq. Lo stato generale di manutenzione è mediocre; non ha riscaldamento e presenta diverse infiltrazioni. Per questi motivi è stato assegnato un valore minimo pari cioè a 200 mila euro.
Passiamo al secondo piano dell’edificio del vecchio ospedale. Lo stabile ha già subito importanti interventi urbanistici eseguiti dalla Provincia di Livorno che ha trasformato il primo piano in Centro per l’Impiego. Adesso si tratta di destinare ad altro uso (attività residenziali o ricettive) qualcosa come 970 mq (una volta ospitavano ambulatori, servizi sanitari, degenze). Lo stato di manutenzione generale è scarso.
Infine l’ex Saponiera in località Schiopparello. L’edificio (ha una superficie di 144 mq, mentre il volume è di circa 630 mq; dispone inoltre di 2.735 mq di bosco) si trova sopra un piccolo poggio che separa le Prade dalla Chiusa vicinissimo alla Provinciale con attorno un ampio parco. In origine era adibito a scuola rurale, per poi passare a uso residenziale. Fino al 2009 era in vigore un contratto tra comune e un privato. Lo stato generale di conservazione appare scarso. Il valore riconosciuto del tutto è stato rapportato a 500 mila euro.