Rio Marina, “la variante all’abitato non può più aspettare”

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O si cresce, o si muore. Per il sindaco Francesco Bosi non esistono altre variabili all’ipotesi della variante alla strada Provinciale che “bypassi” il centro abitato di Rio Marina e difende l’idea a spada tratta. Ipotesi definita dallo stesso primo cittadino e dall’attuale giunta comunale come ‘necessaria’ e ‘funzionale’, in vista dell’approvazione dello stesso Piano Regolatore del nuovo porto del paese. E non si ferma qui Bosi. Replica alle “proteste” pronunciate dall’ex presidente del parco minerario, Lorenzo Marchetti che ha definito il progetto di nuova variante all’abitato del paese uno “spacca parco” e passa al contrattacco.

  La giunta bosiana vede nell’ipotesi una “vera opportunità” proprio per valorizzare le aree del medesimo parco minerario, costituendo un momento promozionale di eccezionale valore. E per dare gambe all’ipotesi di nuova variante il primo cittadino si è rivolto al capo di Compartimento dell’ANAS, responsabile della viabilità per la Toscana, Antonio Mazzeo, visto che la Provincia, cui ricade la viabilità sul territorio insulare, non ha le risorse per rinnovare il sistema viario isolano. Il funzionario  ha dichiarato al sindaco la disponibilità dell’azienda di eseguire, se richiesto, uno studio preliminare sull’intera rete stradale elbana individuando le possibili e necessarie varianti. “Sì perché –puntualizza Bosi – uno dei problemi più urgenti che l’Elba deve affrontare è certamente quello di una nuova viabilità che favorisca più rapidi collegamenti tra i comuni e le diverse località. Il sistema viario è purtroppo quello risalente ai primi anni del 1900, quando le esigenze di trasporto e gli stessi mezzi di collegamento erano assai diversi da quelli di cui disponiamo oggi. Mi riferisco alle esigenze vitali dell’economia e delle relazioni , per non parlare poi dei grandi flussi turistici che vedono sbarcare sull’Isola un numero enormemente superiore di auto e mezzi pesanti.   Di questa precaria e vetusta viabilità ne fanno le spese i lavoratori pendolari, i giovani che si recano a scuola, i mezzi di soccorso e tutti gli altri automezzi collegati con le attività economiche”. In sede di  conferenza dei sindaci sarebbe bene prendere in considerazione tale disponibilità.

“Certo è che –dice Bosi-  occorre fare chiarezza sulla volontà politica se vogliamo venire a capo di quel processo di modernizzazione dell’Isola che non può più essere rimandato se vogliamo restare al passo con i tempi. L’ostacolo può venire dai mummificatori che nulla vogliono cambiare coltivando una mentalità conservatrice che costituisce uno dei maggiori impedimenti alla crescita e che tanta parte hanno nell’abbandono dei territori con tutto il danno che ne consegue anche sotto il profilo ambientale”.

Per cui nessuna diga foranea per rendere più capiente il porto, niente porti, niente strade, nessun’altra infrastruttura. “Mi rendo conto che siamo ad un bivio – conclude il sindaco di Rio Marina – Si apra un confronto serio e non ideologico e che finalmente si assumano le decisioni. Chi ha altre soluzioni le tiri fuori o taccia”.

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