Napoli è l’unica città d’Italia la cui bellezza si può apprezzare anche da “Sotto a Sopra” (Gianfranco Gallo). Una città dai mille aspetti e dalle mille peculiarità: clima mite, arte, cultura, teatro, il mito e la leggenda, i fantasmi, il calore dei napoletani, la città sotterranea … e il mare. Una città attraente che però non sa di esserlo perché non si sente amata dai suoi stessi cittadini. Una città violentata per secoli e deturpata che è sempre disposta a farsi usare per elemosinare un pò di affetto proprio come un bambino disagiato. E sapete che si fa per aiutare un bambino disagiato? Gli si dà la mano e lo si accompagna in un percorso educativo di crescita aiutandolo a conquistare autonomia; si limitano al massimo i suoi “difetti” e si valorizzano e potenziano le sue risorse per dargli quella fiducia che gli manca, aiutandolo a mostrarsi in tutta la sua unicità. E allora chiediamoci, politici e cittadini: io amo veramente la mia città? Come posso valorizzarla? Oggi, abbiamo una nuova fermata della metropolitana che arriva a piazza Bovio e molti ancora non lo sanno. Anche se in ritardo ora esiste e funziona (piazza 4 giornate a piazza Bovio in 20 minuti …) e perché se ne parla appena? Abbiamo la Galleria del mare, un centro commerciale, 54 negozi in un edificio del 1936 sul Molo Angioino …. e noi fotografiamo la spazzatura che puntuale, sotto campagna elettorale, emerge in tutta la sua fetida spettacolarità e ci fa ridere in faccia da tutto il mondo facendoci apparire dei poveracci. Allora, rimbocchiamoci le maniche e impariamo ad amare la nostra città, a viverla, a fare nel nostro piccolo un passetto alla volta per portarla verso la vera rinascita, per impedire che sia violentata ancora. Bisogna entrare nelle scuole e fare in modo che i bambini interiorizzino l’amore per la propria città e la comunichino ai genitori. Un esame di coscienza da parte dei politici e di noi cittadini ora è necessario. Chi vuole iniziare?
Rosalba Monaco