Oltre duecento cittadini armati di cartelli e fischietti nel cortile della palazzina che ospita gli uffici amministrativi dell’Asl. E un’unica richiesta: restituiteci ortopedia. Organizzata in appena due giorni dal Comitato Elba Sanità, non appena saputa la notizia della trasformazione del reparto di ortopedia in ambulatorio, la manifestazione per la difesa del diritto alla salute è stata un successo.
I cittadini scesi in strada hanno voluto mandare – anche a suon di fischi – un chiaro segnale all’azienda sanitaria, alla Regione e anche agli amministratori elbani, riuniti ieri pomeriggio in conferenza dei sindaci: no allo smantellamento dei servizi sanitari sull’isola. Non solo quelli relativi a ortopedia ma anche per il reparto di medicina, in sofferenza a causa della mancanza di medici e destinato ad essere accorpato a quello di Piombino. E una prima risposta su questi fronti l’hanno avuta. All’unanimità la conferenza dei sindaci, presieduta dal primo cittadino di Campo, Vanno Segnini, ha detto no alle scelte dell’Asl sull’Elba e a chiesto garanzie sul mantenimento dei servizi direttamente alla Regione. «Predisporremo – spiega Segnini – un documento indirizzato alla Regione, nostro referente naturale, per fare presente che ci troviamo in una situazione in cui non è garantita la nostra sicurezza». Le promesse dell’azienda sanitaria, fanno presente i sindaci, non sono state mantenute. E quel che è peggio «le scelte fatte – affermano alcuni primi cittadini – si traducono anche in un danno per l’immagine e quindi per il turismo e l’economia del nostro territorio».
Valentina Landucci, dal “Il Tirreno”, Elba – Piombino