«Chi fosse interessato a fare lo scrutatore ai seggi alle prossime elezioni deve recarsi all’ufficio elettorale del Comune (…). Una volta iscritto me lo comunica e provvederò a farlo nominare». Questo post è apparso sulla bacheca Facebook del giovane consigliere comunale del Pd, Adriano Tramonti (27 anni). E subito è scoppiata la polemica.
Perché se è vero che la legge Calderoli, dal 2005 prevede di nominare direttamente gli scrutatori anziché tirarli a sorte, è vero anche che, come tradisce la frase di Tramonti, per chi non conosce politici e – peggio ancora – consiglieri comunali, la possibilità di racimolare qualche soldo nei giorni del voto è ridotta all’osso.