Nel Novembre 2010 il P.E.I (Progetto Euromediterraneo per l’Italia), insieme allo Studio Sintesi, anticipando tutti i soggetti, sia istituzionali sia le associazioni di categoria, presentarono al Palazzo dei Congressi De Laugier di Portoferraio, il Piano, le proposte del P.E.I, su come affrontare le problematiche poste dalla Direttiva Europea Bolkestein, “Spiagge all’asta”, con una vasta partecipazione delle 478 aziende dell’Isola d’Elba che gestiscono concessioni demaniali marittime.
Da Portoferraio è partita la carica delle 30.000 aziende che lavorano sulle spiagge, “ancora una iniziativa politica del P.E.I”
Nell’incontro tenutosi a Roma la settimana scorsa col Ministro del Turismo Piero Gnudi, lo stesso ha anticipato i contenuti del Decreto in gestazione, “Niente deroga alla Direttiva Europea Bolkestein”, da approvare entro Aprile 2015, come previsto dalla Legge 217/2011 per la chiusura dell’infrazione Europea.
Nello stesso incontro il Ministro Piero Gnudi ha detto che i balneari si dovranno accontentare di un “aiutino”, assicurando però la “tutela degli investimenti nei territori, delle specifiche professionalità e delle peculiarità del settore”.
Tradotto, significa che se per le circa 30 mila imprese balneari italiane non sarà possibile eludere la procedura ad evidenza pubblica prevista dalla U.E , potranno però “contenere” la situazione in base a “punteggi” basati su investimenti e su professionalità acquisite che finiranno inevitabilmente per avvantaggiare gli attuali concessionari a scapito di chi vorrà scalzarli.
“Proposta del P.E.I” : costituire un tavolo Politico Tecnico con le Associazioni di Categoria di Portoferraio e dell’Elba” per definire “tre linee di direttiva” e chiedere l’incontro con il Ministro del Turismo Piero Gnudi insieme al nuovo Direttore dell’ENIT.
L’economia del settore balneare della terza isola d’Italia, la terza economia della Regione Toscana non può essere assente dal tavolo delle decisioni.
Oggi solo il P.E.I (Progetto Euromediterraneo per l’Italia) è sempre presente.
L’attuale Governo, modificando il Titolo V° della Costituzione, rimette in corsa anche il ruolo di Portoferraio e dell’Isola d’Elba.
“Dobbiamo cogliere l’occasione!”
Nella riunione di Roma alla maggioranza delle Associazioni di Categoria l’ipotesi del Governo non è affatto piaciuta; solo la Oasi-Confartigianato ha espresso parere favorevole, così come appare nel documento presentato dal Deputato PDL Sergio Pizzolenti e una posizione simile compare sul documento del dipartimento economico del PD.
Netta contrarietà invece viene da Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Assobalneari-Confindustria e CNA- balneari , che chiudono la deroga alla Bolkestein.
Il Governo si è impegnato a presentare una proposta di decreto legislativo.
“La proposta del P.E.I è quella che si dovrà prevedere come punti fondamentali l’innovazione e gli investimenti negli stabilimenti balneari a cui legare la durata delle nuove concessioni (6 – 25 anni) e contemporaneamente forme adeguate di premialità per valorizzare il nostro attuale sistema di imprese balneari”.
Diremo al Ministro Piero Gnudi che questa proposta si concilia con la Direttiva Bolkestein e l’esigenza di
Tenere conto degli investimenti e dei risultati ottenuti dagli attuali gestori; dobbiamo da subito lavorare su questa direttiva.
Come P.E.I è un appello per non trovarsi impreparati; è l’avvenire della nostra economia, delle future generazioni, delle nostre aziende, del nostro territorio.