Isola d’Elba, il Pei in difesa della piccola pesca

0
582

 

Dal direttivo del Progetto Euromediterraneo per l’Italia riceviamo e pubblichiamo:

Il nosto organigramma, alla presenza di una numerosa rappresentanza di cittadini, ha condiviso con essa il desiderio “oggi negato da alcuni dispositivi di legge”, di ritornare a fare attività di pesca sportiva ”al calamaro”,con luci artificiali, dopo il calar del sole nelle acque del mare territoriale di Portoferraio e dell’Isola d’Elba, emendando alcune parti dell’attuale dispositivo di legge. Ricordiamo che il tipo di pesca di cui abbiamo lungamente dibattuto risale al “Neolitico” ma questa plurisecolare attività di pesca,  nonchè di vita sociale e ricreativa legata a questa oggi è negata; non si capisce per quale motivo.La cattura , nella quantità massima di7 Kg., si intende solo per il pescatore, con il divieto di vendita a terzi.L’animale in questione, nome scientifico “loligo vulgaris”,con la sua massiccia presenza nel nostro mare territoriale , ricordiamolo,  è un animale “Pelagico”.

La delegazione del P.E.I (Sezione  Portoferraio Isola d’Elba) sarà presente il 12/11/2012 ad Agadir, in Marocco, alla “Conferenza Euromediterranea delle attività di pesca nel Mediterraneo” e presenterà tre proposte tra cui, appunto, quella della cattura dell’animale in questione (loligo vulgaris) con luci artificiali dopo il calar del sole per un massimo di 7Kg. di pescato e con divieto di vendita a terzi; la proposta in questione è già stata presentata nelle sedi competenti di cui facciamo seguito.

Al “calmiere” della cattura del calamaro devono seguire poi le altre attività ricreative come la ricerca dei funghi, l’attività venatoria e altre attività ricreative e sociali.

Abbiamo interessato il Ministero delle Infrastrutture e il Gabinetto del Ministro Corrado Passera, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e il Gabinetto del Ministro Mario Catania, il Presidente della Regione Toscana e il Gabinetto del Presidente Enrico Rossi, il Presidente della Provincia di Livorno e il Gabinetto del Presidente Giorgio Kutufà e, per conoscenza, il Comando Guardia Costiera – Capitaneria di Porto di Portoferraio e il Sindaco del Comune di Portoferraio, nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci, Roberto Peria. Raccogliere tale proposta è “dare serenità” a uomini e donne che da intere generazioni, con la cattura del calamaro, hanno sempre fatto attività ricreativa e “culturale” che non deve andare persa. Nel dibattito è stato anche affrontato il problema delle norme di sicurezza in mare che sono previste dal “Codice della navigazione” oggi in vigore.

 

 

 

Articolo precedenteCellule staminali. Cosa sono, a cosa servono. Ne parla il Dott. Marco Cingolani
Prossimo articoloMerkel: “Ci vorranno più di cinque anni per superare l’attuale crisi economica”

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here