La nostra sopravvivenza è a rischio, la “nostra pelle”, e così anche la vita delle nostre imprese e in generale la nostra economia e il nostro sviluppo; siamo arrivati “oltre il fondo del barile”.
Le responsabilità sono solo ed esclusivamente della classe dirigente che per “40 anni ha totalmente saccheggiato tutto quello che ha toccato”.
Le forze in campo, tutte indistintamente, debbono iniziare a lavorare partendo da una piattaforma di accordi di stretta cooperazione fra “Aree Transfrontaliere”, che esistono già, per una radicale svolta di Politica Euromediterranea.
Come P.E.I stiamo tessendo una azione di diplomazia basata su intese fra Distretti Economici.
Portoferraio, l’Isola d’Elba ( terza economia della Regione Toscana), hanno il “diritto di tutelarsi” sia politicamente che economicamente.
La nostra bandiera, la nostra cultura, il ”Diritto di decidere a casa nostra!”Napoleone lo affermò con due secoli di anticipo.
L’Isola d’Elba, da subito, deve inserirsi nell’Euro regione “ALPMED” (dove vivono 17 milioni di abitanti).
L’Europa infatti sta ridisegnando le tre Euroregioni.
Facciamo presente che L’ALPMED è nata dal protocollo d’intesa del 18 Luglio 2006, firmato a Torino a Villa Gualino, dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e delle francesi Provenza- Alpi-Costa Azzurra e Rhone-Alpes, e copre una superficie di circa 110.000 Kmq; con Portoferraio e l’Isola d’Elba sarebbero 110.234 kmq.
La Presidenza dell’Euroregione è a rotazione: attualmente è retta dal Governatore della Regione Piemonte.
La sede di rappresentanza è presso la U.E ed è stata inaugurata a Bruxelles il 31 Gennaio 2008 in Rue du Trone n° 62.
L’Isola d’Elba ,al centro del Mediterraneo, è inserita nella politica del Santuario dei Cetacei, al centro di tutte le scelte di Politica Ambientale e di Difesa del Mare dagli Inquinamenti, delle scelte di politiche per la Pesca e delle Risorse Ittiche.
Siamo il faro di tutte le rotte di Navigazione Aeree e di tutte le rotte del Traffico Marittimo Crocieristico, Passeggeri, Porta Conteiner, Petroliere, Gassiere.
Siamo inoltre nelle vicinanze della costruzione dell’impianto di “Rigassificazione Off Shore” , collocato nel Basso Tirreno, fuori Livorno.
E’ inoltre necessario controllare il naviglio relativo al traffico di sostanze altamente tossiche
Portoferraio e l’Isola d’Elba sono “totalmente assenti” dalle relative scelte politiche “a causa dell’incapacità di tutti gli Amministratori della nostra Politica da 40 anni sino ad oggi” .
Come P.E.I siamo impegnati a portare, nel pieno diritto, sia Portoferraio che tutta l’Isola d’Elba nel contesto dell’Euroregione Europea per una forte presenza in tutta la politica Euromediterranea.
Un capitolo a parte riguarda la Sanità.
Come P.E.I (Sezione Portoferraio – Isola d’Elba) diamo 3 soluzioni da attivare da subito, vista la penalizzazione che il nostro territorio ha subito con la “ MODIFICA DEL TITOLO V° della Carta Costituzionale” approvato (con il solo scarto di 3 voti) dalla Sinistra.
1) La Regione Toscana deve fare l’accordo con le Fondazioni che operano nel settore della Sanità
(Fondazione Mondino; Fondazione Santa Lucia; Fondazione Niguarda, ecc. ecc.)
2) La Regione Toscana deve aprire culturalmente e giuridicamente alla “Libera Professione”.
Dove questo è in atto, nelle regioni più avanzate d’Italia, tutto va molto meglio; prendiamone atto!!!
3) La Regione Toscana, il Ministero della Salute, la Provincia di Livorno, Enti Locali e Comuni dell’Isola d’Elba debbono fare l’accordo con la U.E per le Politiche Euromediterranee, oggi definite e già in atto, ed inerenti la “Sanità”.
Abbiamo “Parlamentari Europei” che rappresentano il nostro territorio; abbiamo “Parlamentari,
Senatori”della Repubblica Italiana che rappresentano il nostro territori; abbiamo “Consiglieri Regionali”
che rappresentano il nostro territorio; abbiamo “Consiglieri Provinciali” che rappresentano il nostro territorio; Direttori Amministrativi di imprese fino ad ieri in carica, Associazioni di Categoria, Banche e poi la Conferenza dei Sindaci.