Strage di Viareggio:il presidente della provincia di Lucca scrive al Quirinale

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“Disorientato e sgomento”: così si definisce il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, definito “l’unico interlocutore credibile”, dopo la  mancata costituzione del Governo come parte civile nel processo per la strage di Viareggio. “Perché lo Stato non è a nostro fianco?”, scrive tra l’altro Baccelli.
   “Questo processo – dice Baccelli – non serve tanto ad individuare i responsabili. E spero che non ci siano equivoci, io sono un garantista convinto. Questo processo serve a consolare i familiari. A dare loro una risposta. Una risposta giusta, severa, approfondita, magari per loro insoddisfacente.
Ma una risposta possibile, credibile, è dovuta da questa Repubblica”. “Non è vero come dice Enrico Letta – prosegue – che fosse una scelta dovuta la mancata costituzione da parte del Governo. Non è vero giuridicamente. Non è vero politicamente.
Non è vero che la costituzione di parte civile non serva ad accompagnare la ricerca di verità, che sia solo finalizzata al ristoro dei danni. Non è vero che gli unici danni da risarcire siano quelli materiali. Quelli morali, di fronte ad un processo penale, di fronte a 32 vittime sono incommensurabilmente superiori. Quantitativamente e qualitativamente superiori”.

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