Il presepe geometrico di Lucio Del Pezzo e altre opere dal 1959 al 2013

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Matera – A partire da ieri si ripete il consueto appuntamento con il Natale al MUSMA: artisti di diverse generazioni danno la propria interpretazione dei due simboli per eccellenza delle festività natalizie, il Presepe e l’albero. Quest’anno si svolgerà in concomitanza con l’inaugurazione della mostra “Lucio Del Pezzo. Sculture, disegni, libri d’artista, immagini e documenti 1959 – 2013” e con la performance dell’ensemble “MaterElettrica”, che si esibirà in uno spettacolo di musiche e letture liberamente ispirate a Marcovaldo di Italo Calvino. Tre tempi, tre arti che si armonizzeranno per comporre insieme l’atmosfera del Natale, proprio come scrive Calvino: “Basta che due segni si rivolgano l’uno all’altro e il loro dialogo dice cose che noi non potremmo mai fargli dire. Tra le insegne di una città non si svolgono mai monologhi ma duetti, trii, sestetti, sinfonie in cui l’ingresso d’ogni nuovo interlocutore cambia tutto il discorso”. Arte, musica e parole saranno l’occasione per sottrarci per un pomeriggio alla fretta della contemporaneità. Gli spettatori avranno la possibilità di entrare in un microcosmo natalizio magico ed extra-dimensionale.
Il Presepe di quest’anno (la tradizione si ripete dal 1993) è realizzato proprio dal maestro Del Pezzo. Un presepe “geometrico” i cui protagonisti (la Madonna, il Bambino, San Giuseppe, il bue e l’asino, i tre Re Magi, i due pastori, la stella cometa) sono figure stilizzate e dai colori vivaci che richiamano immediatamente il linguaggio espressivo dell’artista napoletano. I personaggi della scena sacra sono costruiti con cilindri colorati, cerchi, sfere, frammenti di arcobaleno, losanghe: un universo magico ed evocativo che tanto più si addice ad un simbolo della tradizione qual è il presepe.
Del Pezzo è nato a Napoli, nel quartiere di Posillipo, parola che in greco significa “pausa dal dolore” e le sue opere sono una sorta di unguento per l’anima. Come scrisse, infatti, Pierre Restany nel 1967, Del Pezzo è “la calma dopo la tempesta, il sospiro dopo l’angoscia”. I colori e le tradizioni della città partenopea sollecitano le sue composizioni d’oggetti, così come gli iniziali studi da agrimensore indirizzano la sua propensione all’armonia e alla misura.
Dopo gli studi all’Accademia di Napoli, dove è allievo di Emilio Notte, pittore futurista, si avvicina a Enrico Baj e alla pittura nucleare che si sta affermando in quegli anni a Milano. Nel 1953 Baj e i nucleari promuovono il “Movimento internazionale per una Bauhaus imaginista”, per un’arte fantastica, in polemica con il razionalismo geometrico, mentre con il manifesto del 1957, “Contro lo stile”, sostengono l’importanza di un creare costantemente sperimentale. Sull’esempio del movimento di pittura nucleare Del Pezzo costituisce a Napoli insieme a Biasi, Di Bello, Fergola, Luca e Mario Persico, il “Gruppo 58” che vuole promuovere un’arte che sia nello stesso tempo spontanea ma non soggettiva, bensì attenta alla “natura mitica e arcaica che è dentro e fuori di noi”.
Pur influenzato dal primo Kandinskij, da Malević e dalla metafisica di De Chirico, Del Pezzo elabora un linguaggio del tutto originale rispetto alla pittura di quegli anni. Nel 1960 approda in una Milano di grandi fermenti. Sono gli anni delle “Tavole dei ricordi”: l’artista deposita sul supporto di legno una patina di gesso su cui si mescolano elementi dadaisti, influssi della cultura devozionale napoletana e atmosfere atemporali. Dal ’62 in poi più netta sarà la separazione tra sfondo e oggetti, oggetti plastici di legno dipinto, metallo e altri materiali vengono collocati su mensole, cassettoni, modanature, un’architettura classica, retaggio della sua giovanile passione per l’archeologia.
Dal 1964 Del Pezzo è a Parigi (vi rimarrà fino al 1979), dove prende in affitto l’antico studio di Max Ernst. Entra così a diretto contatto con i luoghi e il clima delle avanguardie di inizio secolo. Ha modo di approfondire la sua ricerca artistica continuando a elaborare uno stile del tutto personale, a esplorare con i suoi collage tanto il mondo dell’inconscio e della scienza esoterica quanto quello dell’iconografia popolare. Tra i colori prediletti c’è l’oro, il metallo che più affascinava gli alchimisti, per il suo significato metafisico e trascendente e che dà alle composizioni un effetto sacrale. Realizza assemblages con labirinti che non hanno vie d’uscita, birilli, piramidi e ziggurath per scalare il cielo, amuleti magici, misteriosi geroglifici, forme che sono patrimonio comune di tutte le civiltà dalla preistoria all’antichità classica, dal medioevo ai giorni nostri.
Cento tra disegni, collages, acquarelli dal 1958 al 2013 e quindici sculture del maestro napoletano saranno in mostra nelle Sale della Caccia e nella Biblioteca Scheiwiller fino al 7 febbraio 2014.

Oltre al presepe di Lucio Del Pezzo, a impreziosire il Natale del MUSMA ci sarà anche il presepe di Maria Lai (Ulassai,1919 – Cardedu, 2013), realizzato nel 1960 a Roma, in ceramica smaltata e composto di 43 elementi. È la prima volta che viene esposto al pubblico.
Dal 17 dicembre al 7 febbraio 2014 il museo ospiterà inoltre, come già nei due anni passati, “Alberi di Natale per il MUSMA”, un altro tradizionale manufatto natalizio interpretato da artisti di diversa formazione: Carlo Lorenzetti (Roma, 1934), Giuseppe Pirozzi (Casalnuovo di Napoli, 1934), Salvatore Cuschera (Scarlino-GR, 1958), Roberto Almagno (Aquino – FR, 1954), Giuseppe Capitano (Campobasso, 1974), Salvatore Sava (Surbo, LE, 1966), Giuliano Giuliani (Ascoli Piceno, 1954), Giovanna Bolognini (Volpera di Mapello-BG, 1955), Ernesto Porcari (Norma-LT, 1951), Emmanuele De Ruvo (Napoli, 1983). Gli alberi saranno dislocati nei cortili, negli ipogei e nelle sale del piano nobile di palazzo Pomarici.
Il percorso segnato dai presepi di Del Pezzo e della Lai e dagli alberi di Natale sarà accompagnato e reso ancora più magico da “Varcomaldo” – musica e letture degli allievi del Conservatorio E. Duni di Matera. Una nuova importante collaborazione con i giovani e talentuosi musicisti, dopo l’esperienza della Notte dei Musei e della IX Giornata del Contemporaneo. Alcuni racconti sul Natale del Marcovaldo di Italo Calvino, faranno da motivo ispiratore alle musiche composte da Vincenzo Perrone, Bruno Friolo, Andrea Salvato e Giuseppe Ricotta, suonate, in prima esecuzione assoluta, con il sound design di Antonio Colangelo e Davide Pantaleo, da Andrea Salvato al flauto, Bruno Friolo al clarinetto, Annunziata Del Popolo all’arpa, Davide Pantaleo al fagotto, Marco Nunzio Carmentano al sintetizzatore, diretti dal maestro Fabrizio Festa e accompagnati dalle voci recitanti di Maria Carmela D’Auria e Yoon Yoo Sang, per la regia di Nanni Coppola. Partendo dalla forma antica del melologo, i giovani musicisti e il loro Maestro hanno voluto realizzare un radiodramma. Sarà una rappresentazione tutta dal vivo: voci, suoni, rumori e naturalmente musica per raccontare con leggera ironia le disavventure del celebre personaggio di Calvino.Infine, il periodo natalizio al MUSMA prevede tre iniziative dedicate ai bambini dai 4 ai 10 anni. L’attività ludica “Per fare un albero”, il 21 dicembre 2013 alle ore 16.30 che vedrà l’ideazione e la realizzazione di un albero-scultura ispirato alle opere del maestro Del Pezzo e agli Alberi d’artista esposti per il Natale. Il 22 dicembre 2013, sempre alle 16.30, i piccoli saranno impegnati nella realizzazione del presepe, all’interno del laboratorio “Contemporaneamente guarda la natività”. Partendo dal “Presepe Geometrico” di Lucio Del Pezzo, i partecipanti daranno una personale interpretazione al manufatto di un’artista che ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’aspetto ludico dell’arte. Il 3 gennaio 2014 infine, a partire dalle 16.30, i bambini potranno partecipare al “Gioco dell’oca al MUSMA – attraversiamo le 100 stanze giocando” Il pavimento delle sale del piano nobile di Palazzo Pomarici diventerà il tradizionale tabellone del “gioco dell’oca, alle normali caselle di passaggio, si alterneranno caselle “museo”, dove tirare nuovamente i dadi, e caselle “speciali” con quiz, domande, indovinelli e aneddoti ispirati alle opere presenti nel Museo e agli Alberi d’artista esposti in occasione delle festività natalizie.

È richiesta la prenotazione chiamando la segreteria del MUSMA al numero 366 9357768 (dal martedì alla domenica, ore 10-14) oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: info@musma.it. Il costo di ciascuna attività è di 5 euro a partecipante.

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