Imprese, associazioni ed esperti del mondo animale uniti per lo sviluppo di un’offerta in grado di portare in Toscana un maggior numero di turisti con gli amici a quattro zampe al seguito.
Nasce in Toscana il turismo a misura di animale domestico, il Progetto Toscana Pet Friendly. Dopo oltre un anno di lavoro nel corso del quale l’Università di Firenze ha condotto una ricerca su turisti e albergatori che mettesse in evidenza i dati sui quali realizzare il progetto, sono state poste le basi per la costruzione di una solida e allargata rete di associati nella regione e oggi, nella sede di Toscana Promozione a Firenze, è stata presentato l’iniziativa. Il progetto si rivolge ad albergatori e strutture ricettive come agriturismi, Bed & Breakfast, campeggi, gestori di spiagge, associazioni animaliste e di pet therapy e a tutte quelle categorie che lavorano a vario titolo nel settore del turismo. Quello di oggi a Firenze è stato il primo incontro riservato ai partners, ai sostenitori del progetto e ai potenziali nuovi associati ai quali verrà illustrata l’iniziativa nei dettagli.
Tale iniziativa punta a creare un’offerta turistica in linea con le esigenze di chi viaggia con gli animali, basti sapere che il Ciset ha stimato che nel 2011 sono stati 8 milioni gli italiani che hanno trascorso le loro vacanze assieme ai propri amici a quattro zampe.
Sensibile al tema del rapporto tra uomo e animale – è la prima regione in Italia ad aver adottato una Carta dei Diritti degli animali – la Toscana ha promosso la creazione di un nuovo modo di concepire questo legame e le vacanze dei milioni di turisti che tutti gli anni arrivano in questa terra.
Progetto Toscana Pet Friendly è stato sviluppato grazie ai fondi POR CREO FESR messi a disposizione dalla Regione Toscana ed è stato ideato dall’agenzia Divino di Patrizia Parretti di Firenze, dagli Hotel Panorama di Seravalli srl, Hotel Palazzo dal Borgo di Riccardo Zucconi ed Hotel Le Due Fontane di Simone Ugolini tutti di Firenze e l’hotel La Melosa di Gabriele Rum di Roccastrada in provincia di Grosseto.
L’obiettivo è quello di avere in Toscana già dall’estate 2015 un servizio turistico integrato e organico che coinvolgerà i tanti amanti degli animali e le strutture e i servizi che fanno parte del comparto turistico. Quello del Progetto Toscana Pet Friendly è un modo per contribuire alla competitività e sostenibilità delle destinazioni turistiche della Toscana auspicando un incremento e una fidelizzazione di quei visitatori che oggi trovano difficoltà a muoversi con gli animali al seguito. Sono state studiate delle offerte, dei pacchetti prototipo che tengono conto per prima cosa del benessere dell’animale proponendo servizi adeguati, sviluppano un nuovo approccio nell’atteggiamento verso gli animali e nella formulazione dei quali si sono avvalsi delle consulenze di veterinari ed associazioni cinofile. Il progetto può inoltre contribuire a far maturare una maggiore attenzione verso gli animali, nonché una consapevolezza dei corretti comportamenti da tenere nei luoghi privati e pubblici, anche attraverso un’adeguata formazione che contribuisca alla tutela dell’ambiente, del patrimonio architettonico e dell’arredo urbanistico, talvolta messi a repentaglio da comportamenti sbagliati degli animali e dei padroni. Progetto Toscana Pet Friendly si propone di facilitare gli spostamenti dell’intera famiglia e di contribuire alla destagionalizzazione del turismo, attraverso l’intercettazione di nuovi target e la creazione di eventi ad essi dedicati in periodi di bassa stagione, con un conseguente potenziale incremento di occupazione nel campo della formazione (nuovi educatori in tema di zoo antropologia), della consulenza specifica rivolta agli operatori e ai possessori di animali e della ricettività turistica. Obiettivo finale è la creazione di una rete d’imprese specializzate nell’accoglienza del turismo Pet Friendly: un nuovo modello di ospitalità matura, consapevole e sostenibile, che avvicini la Toscana agli standard europei. Un network contraddistinto da un marchio “pet friendly” che verrà assegnato a coloro che desiderano affiliarsi, in base ad un criterio classificatorio contraddistinto da “zampette”.
Le “zampette” saranno assegnate alle strutture, in base a parametri oggettivi che terranno conto delle caratteristiche strutturali, della tipologia di impresa e della qualità dei servizi erogati.
Il punto finale è la stesura di un codice di comportamento scritto per le imprese turistiche ed elaborato partendo dai dati di una ricerca condotta dal Centro Interuniversitario di Ricerca e Turismo della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Firenze che definirà gli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno che è in costante crescita e con la collaborazione dell’Ordine dei veterinari di Firenze e dell’Istituto di zooprofilassi di Firenze.
Bravissimi, era ora