Passi avanti sul progetto per la reindustrializzazione di Livorno. A fare il punto sulle novità e sull’ulteriore messa a punto, da parte della giunta, di strumenti operativi a sostegno dello sviluppo dell’area, è stato l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, che ha incontrato oggi pomeriggio a Livorno istituzioni sindacati e parti sociali. Confronto con il governo Per quanto riguarda il confronto che dovrà sfociare nella firma dell’accordo di programma con il governo, l’assessore ha fatto sapere che incontrerà domani a Roma il vice ministro per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti con il quale concorderà una data per la partenza del tavolo tecnico.
Nel frattempo, la giunta non è stata con le mani in mano, riempiendo di contenuti, precisando e approfondendo ulteriormente quanto già delineato nel corso dell’ultimo incontro, svoltosi a Firenze il 19 dicembre.
Novità nella Finanziaria regionale “In particolare, nella legge finanziaria approvata il 29 dicembre – spiega l’assessore – abbiamo previsto lo stanziamento, per il 2015, di 170 milioni di euro per la realizzazione del progetto di potenziamento del porto ‘Darsena Europa’. Abbiamo poi deciso di concedere un abbattimento dell’Irap di 1,5 punti percentuali alle piccole e medie imprese che si insediano ex novo in aree di crisi, fra cui appunto quella livornese. E ancora, nella Finanziaria si prevede uno stanziamento complessivo di 10 milioni in due anni, con i quali potremo finanziare gli interventi per attrarre nuovi investimenti con cui realizzare la reindustrializzazione dell’area “.
All’interno della finanziaria regionale è stato approvato anche un provvedimento per finanziare, nelle tre aree di crisi (Livorno, Piombino, Massa Carrara,) l’avvio di Lavori socialmente utili (LSU). Lo stanziamento complessivo per questo è di 1 milione di euro. Il provvedimento sarà operativo entro il prossimo aprile.
Premialità e graduatorie riservate Nei giorni scorsi i tecnici della Regione hanno lavorato intensamente per rendere possibile l’inserimento, all’interno degli interventi ordinari attivi su tutto il territorio regionale, di premialità specifiche per l’area livornese, in modo da renderle operative nei prossimi mesi. Da aprile, in particolare, sarà possibile per le imprese con sede a Livorno, accedere con una sorta di corsia preferenziale a garanzie a titolo gratuito per finanziamenti bancari per progetti di investimento o liquidità. Priorità anche per chi accede al Fondo rotativo che garantisce finanziamenti a tasso zero fino al 60% dell’investimento. E ancora, per queste imprese, è stata reintrodotta e sarà attiva da maggio, la formula dell’aiuto in conto capitale, per investimenti di nuov e imprese e per sostenere l’affitto di immobili, impianti, attrezzature. Una premialità sarà inoltre riconosciuta a programmi di investimenti in servizi avanzati da parte di imprese di servizi, commercio e terziario localizzate nella zona livornese, attraverso voucher fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Anche per l’avvio di start up, sia giovanili che femminili che composte da ultracinquantenni, saranno fissate quote di riserva per agevolare le imprese locali che saranno attive da marzo.
Un milione per l’occupazione Tutti i bandi per gli incentivi a sostegno dell’occupazione in vigore nel 2014 saranno prorogati e finanziati anche per il 2015, per un importo complessivo di 8 milioni per assunzioni di giovani, donne, licenziati, laureati, soggetti prossimi alla pensione e svantaggiati.
“In questo contesto valido per l’intera Toscana – precisa Simoncini – la Regione riserverà a Livorno 1 milione di euro. Inoltre potranno essere previste premialità specifiche per l’utilizzo di interventi di formazione continua (in base alla legge 236/93) per i lavoratori di aziende insediate nelle aree di crisi. “Grazie anche al contributo venuto dall’incontro di oggi – ha concluso Simoncini – possiamo presentarci al tavolo nazionale con un pacchetto organico di interventi, realizzato a tempo di record, che dovranno trovare posto nell’accordo di programma. Noi siamo pronti. Ci auguriamo che dal governo vengano risposte altrettanto tempestive, all’altezza della sfida che abbiamo di fronte: quella di far uscire Livorno dall’emergenza e di farla ripartire “.