Un centralino a Venezia, tre appartamenti a Pescara e Montesilvano (Pescara), annunci sui giornali locali con immagini inequivocabili e offerta di massaggi: un giro di sfruttamento della prostituzione gestito da cinesi che stato scoperto dalla Squadra Mobile di Pescara in collaborazione con i colleghi di Venezia, Prato, Rimini e Padova. Fondamentali le rivelazioni di una delle giovani prostitute che, con l’aiuto della Polizia, si affrancata dal giogo dei suoi aguzzini.