Calabria, i pericoli sulla Sp 271 causati dalla mancata regimazione delle acque da parte del Comune di Saracena

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La Provincia di Cosenza in questo periodo di inizio primavera, a causa di condizioni climatiche particolarmente inclementi, si trova a fronteggiare diverse emergenze sui tratti stradali di sua competenza. Ieri è intervenuta sulla strada 156 di Oriolo, supportando l’amministrazione comunale con propri mezzi e mettendo a disposizione uomini della Polizia provinciale per monitorare la situazione di emergenza che ha portato all’evacuazione di alcune famiglie. La zona interessata dalla frana, in realtà, riguarda alcuni terreni rurali che, franando, hanno messo in pericolo le abitazioni della zona e hanno creato smottamenti sulla strada provinciale.
Diversa la situazione sulla Sp 271 nei pressi di Saracena. I disagi, qui, risalgono a diversi anni fa, a causa del mancato intervento del Comune di Saracena, più volte diffidato, a provvedere a una corretta regimazione delle acque piovane su strade e fossi comunali che confluiscono proprio sulle strade provinciali 271 e 263 – 265. A causa dell’inerzia del Comune, a seguito di nuove precipitazioni ed allagamenti, la Provincia è stata costretta ad intervenire negli anni per spurgare e ripulire il canalone di raccolta delle acque della strada provinciale e l’arteria stradale stessa. Nell’inverno del 2012, dopo l’ennesimo intervento, è stato elevato il primo verbale di contestazione nei confronti del Comune di Saracena che non aveva provveduto al ripristino dei luoghi e alla rimozione del materiale detritico causato dalle piogge. La situazione si riproponeva nel maggio 2012 con una lunga colata di fango che si è riversata sulla strada provinciale, proveniente sia dalla strada comunale che da un terreno privato. Nonostante nuove diffide contro il Comune, la situazione è rimasta immutata negli anni a seguire, fino a quando, nel luglio del 2014 in occasione di un fortissimo temporale, un’enorme massa di acqua mista a fango e detriti si è riversata sulla 271, trasformandola in un pericoloso fiume. Nuovamente, il Capo cantoniere ha provveduto ad elevare verbali nei confronti del Comune di Saracena e del proprietario terriero privato. Le diffide sono proseguite anche nel 2014 e, in contemporanea, la Provincia ha provveduto una volta ancora, a ripristinare e mettere in sicurezza la strada, con spese che, in ottemperanza a un’ordinanza prefettizia, saranno in seguito addebitate al Comune di Saracena.
E arriviamo all’anno in corso. A gennaio, al ripresentarsi della medesima situazione a seguito di nuovi temporali, la Provincia è stata costretta a chiudere la strada al transito per salvaguardare la pubblica incolumità, mediante un’ordinanza dirigenziale tuttora in vigore.
Risulta perciò davvero singolare che il sindaco Mario Albino Gagliardi, come riportato dalla stampa, punti l’indice contro l’amministrazione provinciale per la mancata messa in sicurezza del tratto stradale, quando è proprio a causa della negligenza del Comune e del privato che si è arrivati a questa situazione di disagio, dopo innumerevoli atti di diffida e verbali di contestazioni elevati dal 2012 al 2015.
Fino a quando il Comune e il privato non faranno la loro parte, per come previsto dalla legge, adoperandosi per una corretta regimazione delle acque piovane su strade e fossi comunali che confluiscono poi sulla provinciale 271, ogni intervento risulterà del tutto palliativo. Non solo. Esso costituirebbe un notevole spreco delle risorse finanziarie dell’ente, già molto ristrette, visti i mancati trasferimenti da parte della Regione e del Governo alla Provincia di Cosenza.

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