La Regione Toscana trasferirà gli uffici della presidenza che si occupano delle vertenze aziendali presso il comune di Volterra, per seguire passo passo le vertenze della Smith di Saline di Volterra e della People Care di Collesalvetti. Si tratta di crisi che coinvolgono 200 lavoratori a Saline e 350 nel call center. La loro chiusura, come annunciato, sarebbe un vero e proprio disastro sociale.
Domani dalla presidenza regionale partiranno lettere per i presidenti della Repubblica e del Consiglio, oltre che per i ministri interessati, chiedendo interventi e scelte urgenti di politica industriale.
Oggi il presidente della Regione ha incontrato i sindaci di Volterra e dell’intera Val di Cecina e i lavoratori in assemblea, ribadendo che è inaccettabile la prospettiva di chiudere e mandare tutti a casa.
La Regione ha già attivato contatti con alcune aziende pubbliche (Enel ed Eni), già committenti della Smith Bits, per verificare se ci sono possibilità di intervenire con nuove commesse o altre iniziative a sostegno della continuità produttiva di questa azienda.
La Regione è disponibile ad intervenire con propri investimenti per sostenere iniziative per sviluppare la ricerca, l’innovazione, la formazione e l’efficienza energetica. Quello che non si può accettare è il fatto che non si tenga conto di niente, finendo solo per alimentare i conflitti e le tensioni. La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, ha ricordato e noi dobbiamo combattere per questa prospettiva.
Nessuna promessa da parte della Regione ma l’impegno di lavorare e seguire seriamente questa crisi, con l’obiettivo prima di tutto di conquistare un tempo per poter fare tutte le verifiche sulle possibili prospettive, anche in considerazione che c’è ancora la possibilità di utilizzare 7 mesi di cassa integrazione, per individuare possibili percorsi ed evitare che la Smith, con le sue professionalità e i suoi dipendenti, venga cancellata dalla sera alla mattina.
Per la Regione la strada maestra è quella di una battaglia unitaria tra lavoratori e istituzioni, avendo fiducia nella possibilità di continuare con una prospettiva industriale, sia che il prezzo del petrolio si riprenda, sia che emerga una nuova missione produttiva.