Un ambiente da riscoprire. La strada di Napoleone a San Martino

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Si è tenuto sabato 14 maggio, in località San Martino, una “passeggiata-visita guidata”, aperta a tutta la cittadinanza, per riscoprire un luogo storico rimasto a lungo semi-nascosto.
Si tratta della “Strada Maestra” – così la definisce il Catasto leopoldino del 1840 –, sul cui tracciato già esistente Napoleone Bonaparte operò un consistente intervento di risistemazione per renderlo funzionale alla proprietà acquistata, nell’estate del suo esilio, dal possidente Tommaso Manganaro. La strada è quindi preesistente rispetto allo scenografico asse viario, in salita, dovuto ad Anatolio Demidoff, erede della proprietà, a cui si deve la prima intuizione di quello che sarebbe diventato un museo di cimeli napoleonici.
Intorno all’obiettivo di far conoscere meglio questo luogo – affascinante per ragioni storiche, ma anche per il bellissimo contesto ambientale – si sono ritrovati diversi enti, a partire dalla Gestione Associata degli Archivi Storici dell’Elba che, con la sua responsabile Gloria Peria, ha per prima studiato e divulgato questa vicenda. Ha poi aderito con prontezza al progetto l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Cerboni” di Portoferraio che, con la dirigente Grazia Battaglini e la docente Simona Comaschi, hanno colto sia le potenzialità multidisciplinari del tema (storiche, naturalistiche, urbanistiche, botaniche), sia la possibilità di inserirlo all’interno del percorso recentemente istituito e denominato “Scuola-Lavoro”, grazie al quale gli studenti sono chiamati ad applicare materialmente le conoscenze apprese in aula. Da soggetto coordinatore ha agito la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, col suo funzionario Amedeo Mercurio, incaricatosi di approfondire i contenuti e di proporli ad altri enti, come il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche (per ovvi motivi di contiguità storica), il Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano e il Comune di Portoferraio (per la loro competenza territoriale), oltre ad associazioni come Italia Nostra (Sezione Arcipelago Toscano), il Comitato “San Martino”, le Guide Turistiche Elbane.
L’occasione servirà inoltre da vero e proprio “sopralluogo” collettivo, per consentire alla cittadinanza di verificare direttamente la grande qualità ambientale di quest’area, insieme alle condizioni di degrado in cui si trova, non abbastanza sorvegliata e lasciata in balìa di usi impropri e distruttivi (ad esempio, il “basolato” originario, tecnica costruttiva risalente ai romani, presenta molte delle bellissime lastre danneggiate dalla trasformazione della strada in pista da moto-cross). La concretizzazione del progetto servirebbe, infine, a riproporre una caratteristica tipicamente elbana che consiste nella capacità di riunificare sullo stesso terreno, in perfetta sintesi, oggetti e luoghi “naturali” e “culturali”.
L’appuntamento è per sabato 14 maggio, con partenza alle ore 10, nei pressi del parcheggio di San Martino (ai piedi della salita verso il museo).

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