Appaiono, da giorni, sulla stampa e su alcuni social critiche e rilievi su tutto quanto attiene all’operato di questa Amministrazione e del Laboratorio Civico che ne rappresenta l’espressione più originale, una sorta di assalto alla diligenza a cura e pensiero, in alcuni casi, finanche di chi la diligenza dovrebbe guidarla oltre che, ovviamente, di chi vorrebbe guidarla.Tutto legittimo, ci mancherebbe, le critiche servono per migliorare lo stato dell’arte ed il confronto è il sale della democrazia partecipata. Epperò, di grazia, le critiche e le contestazioni si facciamo al merito dei fatti e degli atti ed il confronto sia costruttivo, porti a proposte e soluzioni concrete, qui ed ora, che generità, allusioni, benaltrismo e teorie sui massimi sistemi non migliorano la vita quotidiana.Insomma, non è un bel vedere né sentire. Non serve alla Città né ai cittadini confondere la realtà con le opinioni, i fatti con le presunzioni, l’opposizione con la distruzione, la collaborazione con l’unanimismo.A meno che l’intenzione non sia quella di impedire con tecniche da guastatori il compimento delle opere, delle iniziative e delle attività in corso che, alla fine del quinquennio, consegneremo al giudizio dei cittadini. Rivendichiamo in primo luogo l’originalità della proposta politica con la quale ci siamo presentati e per la quale i Cittadini ci hanno dato fiducia e confermiamo che il nostro civismo ha nel suo DNA il pluralismo culturale e l’apertura massima alla condivisione delle proposte concrete e costruttive delle opposizioni così come l’espressione massima della dialettica tra le composite espressioni della maggioranza, tutto purché concorra al bene della comunità ed all’attuazione del programma.E’ evidente che a politici politicanti, ai vecchi arnesi delle clientele e del “cheta non movere”, ai parvenù del tutto e subito, la nuova realtà voluta dai Cittadini appaia fuori dal mondo ma è solo fuori dal loro mondo. Ed allora, per cortesia, atteniamoci ai fatti ed al merito delle questioni. Dobbiamo ricordare a tutti i falsi distratti e i finti smemorati che ci hanno consegnato il Comune ed a tutti noi che abbiamo in gestione la Città, qual’è il punto di partenza, altrimenti è solo fuffa e strumentalismo, generità, approssimazioni e piccinerie. E veniamo al merito. Si parte da una situazione finanziaria di predissesto, da una macchina amministrativa che somma alle micidiali burocrazie sovracomunali i limiti di una struttura comunale spesso priva di competenze in settori nevralgici. E si parte anche da questioni essenziali per decenni discusse in partecipati tavoli, dotti dibattiti, seriosi convegni, ricchi progetti, penosi bla bla ed accesi convegni: solo per citarne alcuni, centro storico, metropolitana, parco acquatico, legnochimica, area urbana, interazione con l’Università, tariffe servizi, polo industriale.Chi oggi critica questa amministrazione per i ritardi che sta registrando su questi temi in due anni d’attività, critica se stesso per aver procurato guasti non risolvibili in due anni. E ne prendiamo atto.Ma non ci interessa ritornare sul dato relativo alle responsabilità del degrado e della irresolutezza dei problema.Ci interessa evidenziare che i problemi li stiamo affrontando e risolvendo, smentendo le cassandre ed i critici di mestiere, le opposizioni di routine. Certo non tutto è stato fatto, anzi il più è da fare, stiamo cercando di farlo e chiediamo ai cittadini di starci vicini e giudicare questa amministrazione a conclusione del suo mandato perché, dev’essere chiaro a tutti, quando si contrastano apparati, sistemi, metodi ed interessi consolidati e pervasivi non sempre e non tutto è facile e le resistenze sono micidiali. Ricordate agli smemorati le cose fatte, potremo elencare le iniziative che stiamo per attuare in merito alla gestione dei servizi, del territorio e dell’ambiente, in relazione alla macchina burocratico organizzativa, in punto di relazioni istituzionali, con riferimento alla qualità della vita quotidiana ma è giusto che siano il Sindaco e gli Assessori a colloquiare direttamente con i Cittadini, nei quartieri, ad illustrare analiticamente i prossimi step attuativi del programma amministrativo e ad impegnarsi per la realizzazione degli ulteriori suggerimenti che perverrano da chi ha a cuore l’ottimizzazione della comunità.