Studenti del “Foresi” alla scoperta del “vecchio” mestiere del ceramista

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Portoferraio (Livorno) – Ha scelto il mestiere del “ceramista” la classe terza liceo classico per partecipare alla “Settimana dei Beni culturali e ambientali – I vecchi mestieri”, promossa come ogni anno dalla Fondazione Livorno. Scopo dell’iniziativa, giunta alla XIII edizione, è la conoscenza e valorizzazione del territorio della provincia di Livorno, della sua storia e della sua memoria. I lavori delle classi scolastiche elbane sono stati presentati nei giorni scorsi, presso l’Istituto Comprensivo di Portoferraio. Spiega Ilaria Simonini, docente di Storia dell’arte che ha guidato gli studenti: “Il percorso si è svolto secondo il programma delineato all’inizio dell’anno. I ragazzi hanno fatto un lavoro di approfondimento in classe sulla ceramica nel mondo antico, hanno poi partecipato al laboratorio di Raku organizzato da Alessandra Ribaldone presso l’Open Museum di San Martino e infine hanno esposto i manufatti realizzati, presentando la propria esperienza, all’inaugurazione della Settimana dei beni culturali.”. “Nel complesso continua Simonini – è stata sicuramente un’attività interessante per la classe coinvolta. Soprattutto la giornata di laboratorio, durante la quale decisiva è stata la disponibilità e la cortesia di Alessandra e del Maestro Bolano: ho visto i ragazzi partecipare con molta curiosità, interesse e creatività”. I ragazzi hanno in particolare approfondito la tecnica Raku, quella che loro stessi hanno applicato a basi già modellate. “Il Raku – spiegano gli studenti – è una tecnica di origine giapponese, nata in sintonia con lo spirito zen e legata alla cerimonia del tè. L’invenzione della tecnica raku è attribuita ad un artigiano giapponese, Momoyama. Il termine giapponese raku significa ‘comodo, rilassato, piacevole’ e anche ‘gioia di vivere’.
Infine, concludono con un invito rivolto a tutti: “Abbiamo anche appreso che, in un mondo che ormai gira intorno alla plastica (la quale ha pure i suoi lati positivi, come la produzione veloce, la facilità dell’acquisto e il fattore economico, ma è molto inquinante), la ceramica è un bene da riscoprire. Infatti è un materiale che dura in eterno, che esalta la manifattura artigianale del nostro paese, resistente, caldo ma soprattutto ecologico, data la sua natura argillosa. Il nostro vuole essere anche un invito a tornare ai materiali di una volta, più ecosostenibili e con molti pregi in più rispetto ai materiali petrolchimici che si trovano oggi sul commercio e che contribuiscono soltanto all’inquinamento del nostro pianeta”.

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