Cosenza – Uno tsunami terrificante si è abbattuto sulla filiera olivicola calabrese, sull’economia della regione, sulla vita di tante persone e territori, sulle speranze di tanti agricoltori in particolare giovani che vedono annientato con un tratto di penna il loro riscatto. Ecco di cosa si tratta e che davvero ha dell’incredibile! Il percorso verso il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta dell’olio extravergine di oliva calabrese alla stretta finale con la registrazione del Disciplinare di Produzione ha avuto un esito stupefacente. Non sappiamo se per distrazione, per sciatteria ma sicuramente con la responsabilità del presidente del Comitato Promotore il sig. Magliocchi e del Dipartimento Agricoltura il disciplinare non prevede che l’imbottigliamento dell’olio debba avvenire solo nella Regione Calabria. Questo, commenta con vigore Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria, “sta a significare che l’imbottigliamento può verificarsi non solo in altre regioni italiane ma anche in tutti i paesi dell’Unione Europea”. La cosa grave continua è che tutto questo è avvenuto all’insaputa di tutti e forse anche del Presidente Oliverio che però come “comandante in capo” ha le sue belle responsabilità”. Cosa questo significhi – aggiunge Molinaro – è facile da immaginare: valore aggiunto che si trasferisce in altri luoghi e perdita di occupazione. Una autentica beffa – accentua – per i produttori olivicoli ed i cittadini-consumatori che non premierà l’impegno, i sacrifici e la serietà degli agricoltori calabresi che producono olio di grande qualità. Con questa sciagurata “operazione a perdere” non raggiungeremo il risultato osannato dallo stesso Presidente Oliverio all’indomani della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (C 305/08) del 20 agosto 2016, della domanda definitiva di registrazione dell’Igp dell’Olio di Calabria e cioè . non si contribuirà a far crescere l’agricoltura e l’economia calabrese e l’aumento di imbottigliamento in Calabria del nostro olio tutelando quindi le eccellenze. A dimostrazione che il “cerchio magico” che si è occupato della vicenda ha operato quantomeno in modo superficiale e disattento, mettiamo al corrente che la Sicilia e la Toscana hanno ottenuto per il loro olio IGP l’imbottigliamento esclusivo nella propria regione e che la Puglia in modo accorto e responsabile , non ha accettato le condizioni capestro dell’Unione Europea. Insomma, la seconda regione produttrice di olio, la Calabria, si è sostanzialmente “calata le brache”. Da molto tempo – continua Molinaro – andiamo sostenendo che il Dipartimento Agricoltura deve essere riorganizzato e questa vicenda ne è l’ulteriore dimostrazione; al Dipartimento si sta solo giocando con i Fondi Comunitari dimenticando e sottovalutando le politiche per l’agricoltura e l’agroalimentare con la conseguenza di perdita di autorevolezza. Adesso bisogna correre assolutamente ai ripari e per questo chiediamo ai sindaci, consiglieri regionali, parlamentari nazionali ed europei di fare tutto quello che serve a correggere questa autentica calamità. Al Presidente Oliverio, al quale riconosciamo rigore intellettuale, – conclude Molinaro – chiediamo di intervenire in modo risoluto sui responsabili altrimenti un ulteriore pezzo del suo programma di governo sarà smentito”.