I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Portoferraio hanno messo sotto sequestro un’area demaniale per illegittima gestione e trasporto di rifiuti, in prossimità degli imbarchi dei traghetti a Portoferraio (LI).
I militari avevano accertato nei giorni scorsi che l’area non poteva essere destinata a deposito temporaneo di rifiuti, in quanto oggetto di una diversa destinazione urbanistica, priva della necessaria preventiva autorizzazione dell’ARPAT di Piombino, ma soprattutto già oggetto di un procedimento di bonifica avviato a seguito della segnalazione riguardante un inquinamento del sottosuolo da idrocarburi.
I Finanzieri pertanto segnalavano il rappresentante legale di una cooperativa all’Autorità Giudiziaria quale responsabile per il reato di “Attività di gestione dei rifiuti non autorizzata”, la stessa disponeva, su richiesta del Pubblico Ministero, tramite l’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, il sequestro preventivo dell’area demaniale e dei rifiuti ivi stoccati (ex artt. 321 c.p.p.).
Le fiamme gialle sono entrate in azione ieri mattina, applicando i sigilli all’ingresso dell’area di circa 800mq dove erano presenti un grosso cumulo di rocce e terra pari a circa 600 tonnellate, presumibilmente materiale di risulta derivante da un cantiere limitrofo dove si stanno effettuando lavori per la realizzazione di un centro commerciale, ed un mezzo meccanico per la movimentazione del materiale.
L’operazione della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Portoferraio rientra nella quotidiana azione di vigilanza lungo tutta la propria circoscrizione di competenza, nonché di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali caratterizzati da profili di natura economico-finanziaria, a tutela degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle norme sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti e dell’ambiente.