– “Non Tia hanno preso alla Raffineria?? Allora andiamo a protestare”. Lo scorso 12 ottobre si è svolto presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto il processo che vede coinvolta la società Raffineria di Milazzo, dove i capi di accusa sono stati pesantissimi. La sentenza dopo tale incontro è stata rimandata al 18 gennaio 2019, ma ciò che colpisce in questo caso non è tanto la solita questione del danno ambientale, ma l’esaltazione della protesta da parte degli abitanti della Valle del Mela, che durante il processo hanno organizzato una piccola manifestazione all’esterno del luogo.
Certamente abbiamo tutti qualcosa da ridire sulla magistratura, sulla sicurezza del cittadino e anche sull’inquinamento, ma in questi giorni ci siamo divertiti a svolgere qualche sondaggio nei pressi della Valle del Mela, dove la maggior parte della gente interrogata sulle personali aspettative di lavoro, ha affermato di aver inviato il curriculum alla Raffineria di Milazzo.
Il risultato è che su 20 persone interrogate, ben 16 hanno affermato di aver compiuto tale azione, ovvero inviare il curriculum alla Raffineria, motivo per cui vorrei lanciare una tematica provocatoria che si pone esattamente questa domanda: “Non è che chi ha partecipato alla manifestazione l’ha fatto perché il suo curriculum non è stato preso in considerazione?”
Chiaramente la tematica è molto delicata e non si vuol fare di tutta l’erba un fascio, ma non è che il fattore inquinamento in questo caso viene subordinato alla rabbia e alla frustrazione dei cittadini della Valle del Mela nel non avere un lavoro soddisfacente dal punto di vista economico? Sono tutte domande che fanno pensare e riflettere. Del resto tutte le grandi città sono fornite di industrie che hanno la loro influenza dal punto di vista ambientale, ma qui essendoci solo questa si sceglie di protestare.
Queste chiaramente non sono lodi nei confronti della Raffineria, motivo per cui se c’è in corso un processo e ci sono dei capi di imputazione, sarà la legge a dover decidere le decisioni da prendere, ma se ci concentriamo sulla manifestazione, difficilmente si riesce a credere che tutto il problema sia legato all’ambiente, dato che in città non si vede poi così tanto questo rispetto ambientale.
Una grande contraddizione che vuole esaltare il limite dei posti di lavoro a Milazzo e dintorni, dove si vive con le attività della stagione estiva e con i posti di lavoro della Raffineria, del resto non è che ci siano tanti altri settori sviluppati, motivo per cui risulta facile vedere la frustrazione dei cittadini che si va a sfogare nell’ennesimo processo legale, che tende solamente ad allungare i tempi e se ne frega di quattro striscioni fuori dalla porta. Non sarebbe la prima volta che in un gruppo di protesta non siano molti coloro che sanno davvero per cosa stanno protestando, ma questa situazione di ignoranza generale non risolverà mai le cose. NO ALL’INCENERITORE MA SI AL CURRICULUM VITAE.