Due laboratori con gli studenti del “Foresi” sulla chiesa di San Giovanni in Campo

0
634

Sabato 2 e sabato 16 febbraio, nell’Aula Magna della sede del Grigolo si svolgeranno due laboratori di ricerca e innovazione per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico culturale del territorio, in particolare della Pieve di San Giovanni in Campo.
Il progetto dell’Isis “Foresi” è finanziato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano sul bando “Sostegno ad iniziative di promozione del territorio ed educazione alla sostenibilità”.
I due laboratori hanno lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze del contesto storico-culturale, ambientale-paesaggistico e degli strumenti tecnologici per lo studio del monumento. I seminari sono aperti a tutti gli interessati alla storia locale e alla conoscenza del proprio territorio.
Al progetto partecipano gli esperti dell’Università di Perugia, ing. Grazia Tosi e ing. Gino Centi, l’abate e storico Giustino Farnedi del Centro storico benedettino italiano, il comune di Campo nell’Elba e l’associazione Amici di Montecristo. Il progetto si propone di ripetere il modello di studio applicato al Monastero di San Mamiliano a Montecristo promosso dagli Amici di Montecristo.
Le strutture religiose disseminate sulle isole dell’arcipelago e nel Parco sono l’espressione di una ricchezza storica plurisecolare che insieme agli aspetti naturalistici definiscono l’unicità del suo patrimonio culturale. Fra le strutture presenti all’Isola d’Elba, la Pieve romanica di San Giovanni in Campo rappresenta un monumento di grande importanza per il territorio, per le comunità locali e per la storia dell’Arcipelago. La Pieve di San Giovanni in Campo, attestata dai documenti al 1302, è ubicata a mezza costa (circa 400 m. s.l.m.) sul Monte Perone in un contesto paesaggistico e naturalistico di grande pregio nel territorio del Comune di Campo dell’Elba e del Parco. La chiesa, ad aula unica rettangolare, è l’edificio religioso medievale di maggiori dimensioni dell’isola.
“Il progetto – spiegano gli esperti – prevede lo sviluppo di una ricerca multidisciplinare storico-culturale-paesaggistica-tecnologica e la realizzazione del rilievo geomatico, con tecniche laser scanner, della pieve. Il rilievo del monumento viene effettuato sul campo utilizzando varie strumentazioni ad altissimo contenuto tecnologico (laser scanner, GPS, stazione totale, drone) per la descrizione: geometrica (forma e dimensioni accurate della chiesa); materica (tipologia dei materiali, stato di conservazione); geolocalizzazione (coordinate planimetriche e quota sul livello del mare, sia assolute sia rispetto ad altri siti archeologici presenti nell’isola); documentazione dello stato attuale”.
“Tale attività – sottolinea il preside Enzo Giorgio Fazio – si inserisce nella prospettiva di conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico culturale del territorio e si configura come attività di laboratorio di ricerca e innovazione per gli studenti dell’Istituto Foresi finalizzata alla realizzazione di un modello tridimensionale esplorabile e misurabile del monumento”.

Articolo precedenteCapitaneria di Portoferraio, Salvatore Giuffrida è andato in pensione
Prossimo articoloItalia antirazzista in piazza a Milano

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here