“Il 23 maggio è l’anniversario della strage di Capaci. Quella di domani è una data importante, un giorno in cui si celebra l’inizio del riscatto contro il cancro della criminalità, il giorno in cui lo scoppio del tritolo fece esplodere ben altro, e cioè quell’orgoglio che ha scosso le coscienze, il momento in cui molto è cambiato. L’inizio del riscatto passò per il sacrificio di Servitori dello Stato il cui esempio, la cui caparbietà nel rispetto dei propri valori, la coraggiosa capacità di restare fedeli al proprio dovere è andata oltre la loro tragica morte. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il sangue che loro hanno versato ha irrigato il senso civico comune facendo germogliare il cambiamento, ed è per questo che il 23 maggio più che un giorno di lutto è un giorno da celebrare nel suo significato più profondo. Ed ecco perché non c’è posto migliore per farlo di una terra che deve diventare nuovo simbolo di riscatto. San Luca, oggi, rappresenta questo: il luogo giusto per ricordare i nostri eroi ed esaltare il loro esempio, un nuovo punto di partenza non solo per i calabresi, ma per tutti, in una realtà che deve risvegliarsi da un torpore che per troppo tempo l’ha tenuta schiava di un destino marchiato dalla criminalità che si può e si deve cambiare”.
Così Valter Mazzetti (nella foto), Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, alla vigilia della grande manifestazione organizzata dalla Segreteria Regionale Calabria della Federazione Sindacale di Polizia che si svolgerà a San Luca (RC) domani pomeriggio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, dal titolo “Per ricordare!”.
“La meritevole iniziativa messa in campo dai colleghi calabresi – aggiunge Mazzetti – traduce ancora una volta in fatti il nostro impegno di poliziotti prima, di sindacalisti poi. Esserci sempre per noi ha un duplice significato: esserci per i cittadini, esserci per i poliziotti. Esserci vuol dire anche questo, mettere le nostre divise al fianco di chi cammina verso traguardi buoni e ambiziosi, esaltare l’immagine di un’istituzione che protegga e garantisca la rete di forze positive che possono fare grande la realtà di un territorio. Sentendo nella mente e nel cuore il valore di un giuramento, quello che abbiamo fatto, quello che hanno fatto prima di noi i nostri caduti, e che non morirà mai”.