Emergenza coronavirus, la lettera dei medici pendolari dello Stretto: “Situazione insostenibile. Sicilia blindata? È così che si rischia la catastrofe”

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Riceviamo e riportiamo di seguito una nota inviata alle varie istituzioni da parte di un gruppo nutrito di Medici pendolari che ogni giorno, in piena emergenza coronavirus, attraversa lo Stretto di Messina:

“Siamo un gruppo di medici pendolari dello stretto di Messina che prestiamo servizio presso strutture sanitarie di Messina e di Reggio Calabria e che risiedono dal lato opposto dello stretto rispetto alle rispettive sedi lavorative.
Con la presente vogliamo notiziare le S.S.V.V. della situazione inaccettabile, dal punto di vista sia umano sia sanitario, che stiamo vivendo in questi giorni.
Nello scorso week- end gli Ordini provinciali dei Medici di Messina e di Reggio Calabria avevano stipulato un saggio e sacrosanto accordo con le tre principali compagnie di navigazione per l’attraversamento dello Stretto di Messina (Bluferries, Meridiano Lines e Caronte&Tourist) affinché noi operatori sanitari medici potessimo usufruire di un servizio di traghettamento agevolato e gratuito per poter raggiungere le nostre sedi lavorative.
Senonché, nella notte di domenica, le stesse, interpretando arbitrariamente, a nostro avviso, un Decreto del Presidente della Regione Sicilia, imponevano che tale servizio dovesse essere svolto solo da parte di una delle tre compagnie in precedenza menzionate (la Caronte & Tourist). Per chi di noi lavora a Messina, una volta attraversato lo stretto e giunti presso la Rada San Francesco a Messina (luogo di attracco della nave Caronte & Tourist), ci troviamo costretti ad accodarci agli altri autoveicoli o pedoni, per chi viaggia senza mezzo, per sottoporci ai corretti controlli preventivi anti COVID 19 previsti. Controlli sacrosanti e che verosimilmente andrebbero potenziati con un utilizzo più serrato dei tamponi.
Tuttavia, l’esecuzione di tali controlli viene effettuata senza alcuna individuazione di priorità. In ragione di tale mancanza, il personale sanitario non è in grado di essere in prima linea in caso di emergenza in tempi rapidi dovendosi accodare ad altri utenti che verosimilmente non svolgono servizio prioritario in questo stato di emergenza.
Da mercoledì scorso la nuova ordinanza regionale “blinda Sicilia” ha limitato l’accesso all’isola a chiunque eccezion fatta per mezzi commerciali, personale delle forze dell’ordine, personale sanitario e per chi avesse comprovate esigenze di salute e lavorative. Per effetto di tale ordinanza si è imposto che la Caronte & Tourist effettuasse esclusivamente due sole corse giornaliere a/r da e per Messina (ad eccezione dei veicoli commerciali che transitano mediante altre navi dirette al porto di Tremestieri).
Il risultato è stato catastrofico: assembramento di centinaia di persone con rischio di insorgenza di focolai di infezione, file di autoveicoli sia a Villa San Giovanni che a Messina con gente isterica pronta a linciare chiunque, e soprattutto , evenienza gravissima, molti medici ed infermieri non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro, lasciando scoperti turni di servizio.
Tutto ciò a causa della insufficienza del numero di corse che le navi svolgono e che non consentono di far transitare l’utenza interessata lasciando “a terra” un numero non precisato di persone che non potranno recarsi sul posto di lavoro. Ieri il raddoppio delle corse non ha risolto il problema atteso che, insieme a molti operatori sanitari e immagino alle forze dell’ordine, si sono imbarcati sul traghetto dei camper con turisti tedeschi.
Come si è avuto modo, quindi, di descrivere, la mancanza di priorità nell’imbarco dei mezzi rende disagevole, se non impossibile, il raggiungimento del posto di lavoro atteso che una volta persa la corsa del mattino quella successiva non consentirebbe al personale sanitario di essere pronto e operativo in servizio ad un orario adeguato e di maggior afflusso dei pazienti presso la struttura ospedaliera, con conseguente potenziale assembramento dei pazienti e ritardo nello svolgimento dell’attività lavorativa quotidiana routinaria e/o di emergenza.
L’aspetto, a nostro parere, più rilevante appare che un mezzo di trasporto pubblico, quale la nave traghetto, diventi potenziale fonte di focolai infettivi con il conseguente rischio che, nel nostro caso, l’assembramento di più sanitari contemporaneamente nello stesso luogo (causato proprio dal ridotto numero delle corse) determini tra gli stessi la diffusione virale. Per cui noi operatori sanitari, allo stato attuale, essendo “costretti” ineluttabilmente a continuare a prestare il nostro servizio anche in assenza di sistematica sottoposizione ai tamponi faringei e a prescindere dal rischio di esposizione di ognuno di noi, diventeremmo i primi diffusori del contagio.
Questo aspetto è stato correttamente evidenziato da autorevole letteratura scientifica1 (v. allegato).

Tutto ciò premesso e considerato, con la presente chiediamo:

1) di garantire a noi operatori sanitari pendolari, che ci troviamo ad affrontare una situazione socio sanitaria estremamente delicata, una priorità per poter raggiungere il posto di lavoro sia facilitandoci l’accesso ai traghetti, che aumentando il numero delle corse. Sarebbe, quindi, opportuna l’introduzione di una corsa almeno ogni 80 minuti nella tratta Villa San Giovanni-Messina a/r, nonché l’incremento del numero di corse del servizio di traghettamento tramite mezzi veloci fornito dalla società Blujet Lines nella tratta Reggio Calabria – Messina a/r. Si tenga presente, infatti, che appare necessario coprire l’intero arco della giornata almeno dalle ore 6:00 alle 22:00 e che notoriamente i turni di servizio dei medici sono articolati in diurni (8:00-14:00), pomeridiani (14:00-20:00) e notturni (20:00-8:00).
2) di garantirci una priorità nell’esecuzione dei controlli una volta sbarcati a Messina,integrandoli tra l’altro con l’introduzione più sistematica dei tamponi faringei;
3) di controllare più severamente chi, in questa fase epidemica, ha davvero diritto di spostarsi tra una sponda e l’altra dello stretto di Messina, poichè al fine di arginare la diffusione dell’epidemia è fondamentale ridurre al minimo indispensabile il flusso delle persone (ieri pronte ad attraversare lo stretto di Messina ve ne erano a centinaia).

In attesa di un pronto ed urgente riscontro restiamo a disposizioni per eventuali chiarimenti e porgiamo cordiali saluti”.

PER ADESIONE:

Dott. Giuseppe Iatì
Radioterapia oncologica A.O.U. “G. Martino” – Messina

Dott. Antonio Pontoriero
Radioterapia oncologica A.O.U. “G. Martino” – Messina

Dott. Consolato Malara
Direzione Sanitaria A.O.U. “G. Martino” – Messina

Dott.ssa Masina Cotroneo
Neurologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Elena Familiari
Chirurgia maxillo-facciale A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Carla Nava
Chirurgia maxillo-facciale A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Maria Spanò
Neuropsichiatria infantila A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Masina Cotroneo
Neurologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Mariella Valenzise
Neurologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Consuelo Zappia
Pronto Soccorso Pediatrico A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Concetta Cutrupi
Pediatria A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Anna Maria Bagnato
Pediatria A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Letteria Anna Morabito
Pediatria A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Eleonora Maria Arena
Malattie Infettive A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Concetta Zito
Cardiologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Antonio Francesco Neri
Anestesia e Rianimazione A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.Antonino Randazzo
Anestesia e Rianimazione A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Danilo Leonetti
Ortopedia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Carmela Morace
Medicina Interna A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Antonino Loddo
Anestesia e Rianimazione A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Simona Pellicano
Anestesia e Rianimazione A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott.ssa Stefania Isola
Allergologia e Covid-19 Hospital A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Gianfranco Miceli
Reumatologia e Covid-19 Hospital A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Antonio Bottari
Radiologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Massimo Autunno
Neurologia A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Attilio Cotroneo
Covid-19 Hospital A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Paolo Sciarrone
Medicina Trasfusionale A.O.U. “G. Martino” -Messina

Dott. Antonio Vadalà
Medicina Nucleare Casa di Cura “Villa Salus” -Messina

Dott. Vincenzo Nastasi
Fisiatria e Riabilitazione ASP 5 -Messina

Dott.ssa Mariangela Calabrò
Neurologia ASP 5 -Messina

Dott.ssa Simona Caterina Quattrone
Specialista ambulatoriale ASP5 -Messina

Dott. Santo Neri
Ematologia Azienda Ospedaliera “Papardo” -Messina

Dott. Giuseppe Cama
Anestesia e Rianimazione Azienda Ospedaliera “Papardo” -Messina
Dott. Carmelo Pecora
Neurochirurgia Casa di Cura “Carmona” -Messina

Dott. Vincenzo Corsaro
Chirurgia Casa di cura “Villa Salus” -Messina

Dott. Giuseppe Roscitano
Chirurgia vascolare C.O.T. -Messina

Dott. Giovanni Andò
Medicina Legale INPS -Messina

Dott.ssa Sara Bombaci
Pediatria GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Vincenzo Ramistella
Pediatria GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Domenico Quattrone
Anestesia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Nando Nitopi
Cardiochirurgia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Edoardo Ferlazzo
Neurologia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott.ssa Melania Cafarelli
Neurologia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott.ssa Rosa Morabito
Neuroradiologia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Luciano Frosina
Neuroradiologia GOM “Bianchi Melacrino Morelli” -Reggio Calabria

Dott. Luca Fiorillo
Odontoiatria Messina-Reggio Calabria

Dott.ssa Elda Pitrolo
Pediatria Ospedale “T. Evoli” – Melito Porto Salvo

Dott.ssa Lilia Morabito
Pediatra

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