Da ieri 26 marzo,per via della situazione Coronavirus,scattava il pagamento anticipato delle pensioni pure nell’Ufficio Postale di Milazzo sito in via Medici,per le persone oltre i 65 anni poiché solo il 20% come dato nazionale utilizza sistemi di pagamento elettronico,quindi la maggioranza non lo riceve sul proprio conto corrente.Da una parte c’è stata la rassicurazione di Poste Italiane che confermava i pagamenti dal 26 marzo al 1 aprile come organizzato con le istituzioni,sull’altro fronte il monito dei sindacati che lanciava l’allarme per i rischi da contagio,ottenevano l’individuazione di misure per contenere l’affluenza con gli assegni pensionistici diluiti su più giorni tramite la ripartizione in base alla prima lettera dei cognomi,non sempre prefissando appuntamenti.Stessa preoccupazione vale per le aziende bancarie che nel sollecitare lo smart working per i dipendenti,temono per i loro sportelli al pubblico con l’avvicinarsi della scadenza dei pagamenti così da prevenire assembramenti per contrastare il virus di coloro che non accreditano in banca la loro pensione,come inevitabilmente successo già da ieri e nelle prime ore di stamattina all’ufficio postale del centro con gente disinformata a paralizzare il marciapiede dell’ingresso.Occorre quindi una maggiore comunicazione più ampia e precisa,non solo mediante pochi spot televisivi,perché altrimenti #io resto a casa sarà vanificato.
Home BLOG L'editoriale di Stefano Scibilia Milazzo, pensioni alle Poste e in banca: allarme per gli over 65