Autorità idrica, Marcello Manna scrive ai sindaci

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Ieri mattina il presidente dell’Autorità Idrica della Calabria, avvocato Marcello Manna (nella foto), ha scritto ai sindaci della Regione Calabria. Una lettera per spiegare quale sarà il lavoro da intraprendere alla fine di questa emergenza sanitaria. Nella lettera il presidente Marcello Manna, che è anche sindaco di Rende, sottolinea che “ognuno di noi, in ragione della funzione rivestita, oggi più di ieri è impegnato in prima linea per tutelare e salvaguardare la salute della comunità amministrata dalla diffusione del Covid-19. Con questa consapevolezza, tuttavia, è opportuno rammentare che, conclusa l’attuale emergenza sanitaria, sarà necessario riprendere con piglio deciso e passo celere la riorganizzazione regionale del Servizio Idrico Integrato. Al riguardo, anche nella drammatica contingenza di un’epidemia che quotidianamente evidenzia le nostre fragilità strutturali ma che, al contempo, rinsalda il comune sentire civile e umano, ritengo doveroso mantenere alta l’attenzione anche verso quei processi che dovranno mutare il volto della nostra amata Calabria. Penso, ad esempio, all’urgente necessità di mitigare gli effetti dalla possibile riduzione di disponibilità di risorsa idrica che potrebbero manifestarsi nel volgere del prossimo periodo estivo; infatti, la scarsità di piogge unita alla inadeguatezza delle reti di distribuzioni causerebbe evidenti disagi anche ai fini igienici – sanitari. Questa volta, in questa circostanza, non possiamo essere “travolti” da un’emergenza, ma programmare ogni necessaria misura gestionale”. La lettera termina con un invito accorato ai colleghi sindaci: “in questo contesto, con rinnovato impegno e vigore, dobbiamo lavorare sia per condividere proposte e strategie di lungo periodo sia per fissare una fitta agenda di “cose da fare”, partendo da un proficuo coinvolgimento della Regione Calabria. Di concerto con il vice Presidente dell’AIC, con il Presidente del Consiglio Direttivo ed i suoi membri ed con il Commissario, si sta provvedendo alla costituzione di una task force che sia di supporto, in un primo momento, ai Comuni per tutto quel che è relazionato agli adempimenti cogenti imposti dal legislatore e dal regolatore nazionale (ARERA), e che acceleri, in seguito, il processo irreversibile che porterà alla costituzione del gestore unico regionale”.

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