In ogni centro della provincia di Messina dove le feste popolari delle parrocchie,sagre e tradizioni fieristiche sono fortemente radicate nella fede,i provvedimenti sono sulle scrivanie degli organi preposti,senza sviluppi alla luce del Dpcm in materia di coronavirus che le sopprime.Costretti nel dramma socioeconomico gli operatori del settore esclusi dai bonus del Cura Italia,quali venditori ambulanti,gruppi bandistici musicali,ditte di luminarie e di fuochi pirotecnici,addetti ai lavori che nell’ombra sfamano famiglie e allietano le tradizioni locali della nostra storia,aggregazione ed identità culturale.Ad analizzare questa grave problematica,il giovane milazzese Pino Di Flavia,membro del Comitato festeggiamenti di S.Francesco da Paola nonché dell’Associazione “Mbuttaturi”,che esprime la sentita vicinanza e passione dei comitati organizzatori a questa tipologia di attività a serio rischio,invocando l’aiuto divino e la considerazione istituzionale con tangibili sostegni economici atti a far ripartire questo patrimonio soppresso.L’accorato appello del fedele Di Flavia va prontamente ascoltato per rimuovere lo stato di inettitudine che potrebbe rivelarsi concausa di un danno irreversibile,di cui bisognerà assumersi le responsabilità.
Home BLOG L'editoriale di Stefano Scibilia Coronavirus, i “mbuttaturi” di Milazzo solidali con gli operatori delle feste