Nelle ultime ore a Barcellona Pozzo di Gotto c’è stata una preoccupante notizia legata ai casi di positività presso l’ospedale Cutroni Zodda per quanto riguarda il personale sanitario, dove 6 individui erano risultati positivi, mentre due erano ancora in dubbio. Nelle ore successive, sulla base di una controanalisi, tale positività è stata smentita, poiché una volta sottoposti ad un secondo test, tutti gli individui sospetti sono risultati negativi.
A questo proposito sono state avanzate diverse supposizioni legate alla possibile volontà di non mettere l’opinione pubblica nelle condizioni di sapere la verità a riguardo, del resto se andiamo ad analizzare le precarie condizioni di sicurezza in cui vige l’ospedale Cutroni Zodda qualche dubbio potrebbe anche sorgere.
Proprio oggi è stato pubblicato un video su YouTube in cui si può assistere ad una vera e propria protesta da parte di alcuni membri del personale sanitario che lavorano all’interno dell’ospedale Cutroni Zodda, dove vengono descritte le pessime condizioni di sicurezza in cui si ritrovano a lavorare, con nessuna distinzione o delimitazione tra la zona rossa e la zona verde, motivo per cui ogni individuo che per un motivo o per l’altro si ritrova all’interno dell’ospedale non è sottoposto a nessuna forma di tutela. Non a caso all’interno di questo video vige la richiesta di un pannello che possa permettere una divisione dalle aree che contengono un maggiore rischio di contagio.
Sempre all’interno di questo video i membri del personale sanitario hanno fatto presente una ulteriore questione di fondamentale importanza, ovvero gli esiti dei tamponi, infatti molti di loro nonostante si siano sottoposti al test non hanno avuto ancora i risultati. A questo punto c’è una questione che sorge spontanea: che senso ha fare la santificazione se poi ci sono delle mancanze peggiori che compromettono la sicurezza di tutto l’ospedale? Tralasciando il possibile sospetto su una positività o una negatività di alcuni membri del personale sanitario, ci sono alcune realtà all’interno di questo ospedale che ormai da mesi vengono nascoste a tutta l’opinione pubblica, letteralmente presa per i fondelli perché inconsapevole di ciò che accade all’interno.
A questo punto il problema non è più dettato dagli infermieri che sono risultati prima positivi e poi negativi (ammesso che ciò sia vero), perché visto il contesto in cui l’ospedale Cutroni Zodda si ritrova ad operare, gli individui positivi in questo momento potrebbero essere tutti coloro che per motivi di lavoro o di salute si ritrovano a frequentare tale zona, che da quanto abbiamo compreso non dispone di alcun tipo di sicurezza. Nel caso in cui ci dovessero essere potenziali individui positivi del personale sanitario del Cutroni Zodda, dobbiamo sperare tutti che non abbiano preso contatti con le famiglie che a loro volta si sono recate nei vari supermercati o hanno messo il piede fuori di casa, altrimenti la famosa quarantena che stiamo affrontando si è già trasformata in una immunità di gregge dal momento in cui ognuno di noi usciva anche solo a comprare l’acqua, convinto che tutti stessimo rispettando le regole. DOVE STA LA VERITA’??