Sanità, fuori dal dipartimento regionale l’ingerenza della malapolitica e chi non ha competenze in merito! I risultati mancati in tutti questi anni di commissariamento dimostrano che c’è bisogno di tecnici. Serve un’inversione di tendenza subito, altrimenti si continuerà ad obbligare i calabresi ad andare fuori regione per curarsi.
È quanto ha sottolineato Giancarlo Greco, Presidente della sezione Sanità di Confindustria Cosenza intervenendo nel corso della puntata de Il Graffiatore condotta da Fabio d’Ippolito e andata in onda ieri (giovedì 1° ottobre) su CosenzaTv e Telemia.
Giancarlo Greco, responsabile de iGreco Ospedali Riuniti ha parlato anche dei nuovi ospedali pubblici mai realizzati, della sciagurata chiusura degli ospedali periferici e dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che non vengono garantiti tanto nella rete ospedaliera che in quella territoriale.
Tra i temi sollevati vi è stato anche quello del paradosso contenuto nel decreto relativo all’aggiornamento della rete oncologica regionale.
Prima – ha scandito – ci è stato impedito di eseguire quelle prestazioni in assenza di unità della mammella (di cui sono sprovviste tutte le strutture sanitarie calabresi, pubbliche e private accreditate). Successivamente ci impongono di non andare avanti perché non vi sarebbe il numero minimo di prestazioni effettuate.
Sull’emergenza Covid il responsabile sanità di Confindustria ha infine elogiato la determinazione che sin dall’inizio sta dimostrando la Presidente della Regione Jole Santelli e che ci ha consentito – ha concluso Greco – di ridurre drasticamente il rischio di contagio e che, fino all’ultima utilissima ordinanza sulla obbligatorietà della mascherina anche all’aperto, fa sì che la nostra regione resti con contagi prossimi allo zero.