nvestire in tecnologia, valorizzare gli enti di ricerca, le eccellenze delle università e gli spin off: questo chiede il comune di Rende al presidente regionale FF Antonino Spirlì e ai commissari Guido Longo e Vincenzo La Regina in merito alla campagna vaccinale.
“La nostra amministrazione –si legge nella lettera inviata stamane dalla amministrazione Manna- ha accolto la richiesta di sostegno da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale e del Distretto Sanitario di Rende, per attuare in maniera efficace la tanto attesa campagna vaccinale. In emergenza, è dovere di ogni cittadino porsi al servizio della propria comunità, a prescindere dal ruolo ricoperto, ed è in nome della salute pubblica intesa come bene comune che ci siamo prontamente prodigati. Grazie, infatti, al supporto della Protezione Civile e dei suoi volontari, della Croce Rossa, della nostra task force anti Covid e di molte associazioni che operano sul territorio, in poco tempo siamo riusciti a fornire un valido supporto logistico e organizzativo agli enti sanitari presenti nella città di Rende”.
La missiva prosegue denunciando come si debba sottolineare che: “dover segnalare a nome dei cittadini che rappresentiamo come istituzione, la carenza di informazioni sulla disponibilità dei vaccini, sulle modalità di prenotazione e sulle tempistiche relative all’approvvigionamento e alla somministrazione. Apprendiamo dagli organi di stampa come non solo i medici di base non possano collaborare alla campagna vaccinale, ma anche che il numero di telefono fornito dai Vostri uffici, cui fare riferimento per prenotare la somministrazione del vaccino, non risulta, ad oggi, attivo. Tale mancanza di informazioni contribuisce inevitabilmente ad aumentare il senso di incertezza in tutta la popolazione, creando così ulteriore disagio e preoccupazione”.
“La regione Calabria ha aderito alla piattaforma di Poste Italiane che, oltre a snellire la procedura di prenotazione, registra anche la vaccinazione effettuata e inserisce automaticamente nell’anagrafe vaccinale nazionale il nominativo di chi si è sottoposto alla somministrazione del vaccino. Tale struttura tecnologica permetterebbe di facilitare le modalità di prenotazione consentendo così di rispettare gli ordini di priorità. Pertanto riteniamo sia assolutamente necessario investire in questa direzione, avvalendosi anche del supporto delle Università, degli Enti di ricerca, oltre che dei validissimi spin off presenti sul territorio: per affrontare una vaccinazione di massa, infatti, è indispensabile valutare strategie innovative e trasparenti che siano in grado di restituire informazioni puntuali ed attendibili”, prosegue la lettera.
“Noi –si conclude la missiva- continueremo ad essere in prima linea, al fianco dei cittadini e di supporto al sistema sanitario, ma in assenza di strumenti, la lotta contro questo virus è del tutto impari”.